Lo nominano tutti e di continuo, nessun’altra parte del corpo umano maschile è oggetto di una tale attenzione. Non il torso, non i bicipiti o i glutei, ma proprio lui, il pene. Tanto se ne parla e tanto celebrate sono le sue gesta quanto poco si sa di lui, della sua anatomia, della sua evoluzione e del suo funzionamento. Ecco finalmente lo strumento per fare la sua conoscenza.
Il Professor Nicola Mondaini, con l’aiuto di Patrizia Prezioso, ha redatto “Wikipene. Manutenzione, prevenzione e cura”; un vero e proprio manuale d’uso per saperne di più o per trattare un tema ancora spesso considerato tabù: l’organo sessuale maschile.
Il manuale si presenta sotto forma di diario che, grazie alle tante storie di pazienti visitati in vent’anni di lavoro, diventa un punto di riferimento per saperne di più o per trattare un tema preciso, offrire la soluzione a un dubbio o porgere una semplice rassicurazione a fronte di piccole e grandi angosce.
Alessandro Cecchi Paone, nostro testimonial ha intervistato Nicola Mondaini
È la parte del corpo più nominata in assoluto da chiunque, piccoli e grandi, maschi e femmine, etero e gay. E non è il cuore. Eppure, resta circondata da imbarazzi e pudori. È il fulcro della riproduzione umana da parte maschile, ma è anche l’oggetto e il soggetto del desiderio e del piacere sessuale.
C’è chi sostiene che piaccia a tutti. A restituirgli dignità e attenzione esplicita è ora uno specialista, il Professor NICOLA MONDAINI, insigne urologo e andrologo, docente all’Università della Calabria, chirurgo con studi a Firenze e Roma. Che gli ha dedicato un libro di grande successo, WIKIPENE, pubblicato da Giunti, con la collaborazione della giornalista scientifica Patrizia Prezioso. A cui abbiamo chiesto perché tutti parlano del membro maschile, ma nessuno lo conosce veramente.
MONDAINI – Perché i maschi, a differenza delle femmine, non vengono informati che l’apparato genitale richiede visite periodiche a partire dall’età dello sviluppo in poi. Di conseguenza nessuno comunica loro come deve essere e funzionare il loro pene. E nessuno si accorge nei tempi giusti di eventuali malformazioni e patologie.
ACP- Come mai pediatri e medici di base non se ne occupano?
MOND – Piano piano le cose stanno cambiando e i maschi stanno scoprendo che ci sono per loro gli andrologi, come i ginecologi per le femmine. Ma il vero buco nero nei controlli e nelle diagnosi c’è stato con la fine della leva militare per tutti. I cosiddetti “tre giorni” di visita consentivano uno screening di massa, soprattutto a proposito di varicocele, fimosi e altre malformazioni, che non è stato rimpiazzato. E se ne vedono le conseguenze sulla sterilità e la funzionalità sessualità maschili.
ACP – Quali sono le preoccupazioni e i disturbi principali che spingono i maschi a chiedere l’intervento suo e quello dei suoi colleghi?
MOND – Per fortuna non sempre sono disturbi veri, ma gli eterni dubbi che hanno assalito tutti i ragazzi durante la pubertà. Quanto deve essere lungo e largo un pene normale? Quanto deve durare l’erezione? Quanti rapporti completi si possono avere al giorno? È possibile trattenere e come l’evacuazione?
ACP – Nel suo libro ci sono le misure giuste? Risposte definitive sulle dimensioni?
MOND – Si, con la coautrice Patrizia Prezioso, abbiamo predisposto grafiche e tabelle per dare risposte scientifiche per verificare se si è nella media o no, a riposo e durante l’erezione, che spesso riserva molte sorprese, e per capire una volta per tutte i motivi per cui i neri mostrano dimensioni maggiori dei bianchi, e gli asiatici minori un po’ di tutti.
ACP – L’editore Giunti ha allegato al libro una fascetta in cui il regista Leonardo Pieraccioni dice che lei sarebbe capace di “raddrizzare anche la Torre di Pisa“. In che senso?
MOND – Uno dei disturbi più invalidanti, dopo ovviamente l’impotenza, rispetto a una vita sessuale soddisfacente, è la curvatura eccessiva del pene, dovuta alla cosiddetta “induratio penis”. Nel libro illustriamo come possiamo intervenire in modo risolutivo senza ricorrere alla chirurgia.
ACP – Quali sono i nemici principali della salute del pene e della sessualità maschile, cui lei ha dedicato questo testo, scientifico ma di facile lettura per tutti?
MOND – Per quanto riguarda la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale, tuttora molto diffuse, l’ignoranza e lo scarso ricorso all’uso dei preservativi. Per la salute della prostata, che è l’organo correlato che dà più problemi urologici e andrologici dai 50 anni in su, l’assurdo silenzio moralistico sulla migliore misura di controllo dell’ipertrofia benigna e maligna. E cioè almeno una eiaculazione al giorno.
ACP – Come altra firma di WIKIPENE ha scelto una divulgatrice e non un uomo, perché?
MOND – Perché per ovvie ragioni messe a tacere finora dalla sessuofobia e dell’ipocrisia, sono anch’esse interessatissime a sapere tutto della salute sessuale dei partner, e ne parlano molto fra loro.
ACP – E per quanto riguarda la sessualità maschile gay ci sono approcci andrologici specifici?
MOND – Assolutamente no. Tutto uguale.