“Venere è un ragazzo” è un cortometraggio LGBTQ+ che parla della storia di Michele, Emanuele e Ornella. Tre vite che si incrociano a causa di un vuoto esistenziale che li spinge a crearsi dipendenze: chi dalle droghe e dal botulino, chi dalla propria madre e dal contesto familiare disastrato e chi dalle proprie pulsioni sessuali forse mai realmente esplicitate. Tre vite che sono alla ricerca disperata del proprio posto nel mondo, di un amore senza pregiudizi.
In soli 15 minuti, il regista pugliese – Giuseppe Sciarra – è stato in grado di affrontare temi delicati e di farli arrivare dritti all’attenzione dell’interlocutore. Fra questi il crossdressing, tematica trattata in maniera nuova e del tutto originale; Michele è infatti un crossdresser che si prostituisce per aiutare la sua famiglia. Tutto ciò sulle note musicali di “Two Man in Love”, un pezzo della band di culto inglese “The Irrepressible”; una colonna sonora che riesce a dar voce anche laddove le parole non arrivano.
Dalla casa di produzione Cinetika SRLS, il corto sta ottenendo un notevole riscontro nei festival internazionali e il cui eco si è diffuso fino al Giappone. In particolare, “Venere è un ragazzo” è stato in gara al Film Festival di Brussels dove ha ottenuto 3 nomination, al Lift-Off Global Network di Los Angeles, al Nice Iff e al Nice Market in Francia. Ieri al Festival digitale Cinefacts Quarantena Film Festival ha vinto il premio della giuria per il miglior regista (Giuseppe Sciarra) e il premio del pubblico per la miglior attrice (Maria Tona).
Per chi fosse interessato alla visione, “Venere è un ragazzo” è disponibile, temporaneamente, sulla piattaforma “Corti a casa”.