Quando si parla di vacanze gay, ci si riferisce ad un segmento specifico del turismo che sappia capire e soddisfare i bisogni dei viaggiatori queer. È già risaputo che la comunità LGBTQ+ è solita consultare pubblicazioni e media LGBTQ+ ma una nuova ricerca conferma che i viaggiatori vogliono vedere contenuti più inclusivi e autentici sui social media.
Vacanze gay: la survey di Kimpton Hotels & Restaurants
Kimpton Hotels & Restaurants, del gruppo Luxury & Lifestyle Collection della IHG Hotels & Resorts, ha recentemente pubblicato i risultati di una survey diffusa a livello globale che indagava sul sentimento dei consumatori in base ai contenuti pubblicati da brand di viaggi e da travel influencer.
I risultati si basano su un campione di 4.000 persone provenienti da Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Australia e ha evidenziato una grande necessità di contenuti di viaggio più autentici, diversificati e inclusivi.
I viaggiatori LGBTQ+ valutano infatti sempre molto attentamente l’attenzione di un brand di viaggi quali hotel, destinazioni, compagnie aeree… prima di prenotare delle vacanze gay in quanto è di fondamentale importanza per loro sentirsi a proprio agio e lontano da discriminazioni in un ambiente attento ai temi dell’inclusione e della diversità.
In particolare, il sondaggio ha fatto emergere una notevole discrepanza tra i contenuti di viaggio che si trovano sui social rispetto ai veri desideri dei consumatori che provano una pressione negativa che impatta sulle loro esperienze di viaggio in quanto non si sentono adeguati ai social media, i quali spesso non mostrano contenuti adatti a tutti gli stili di viaggio e a tutti gli individui.
Alcuni dati
I dati principali emersi dalla ricerca di Kimpton Hotels & Restaurants ci dicono che: l’85% degli intervistati ritiene che i contenuti social dei brand di viaggi dovrebbero essere più inclusivi e comprendere nei loro messaggi ogni tipo di viaggiatori; l’84% allo stesso modo pensa che i brand di viaggio potrebbero impegnarsi di più per supportare una serie diversificata di creatori di viaggio e il 76% ha dichiarato che rappresentazioni di viaggio più realistiche sarebbero più preziose dei contenuti di viaggi esistenti.
Il 34% degli intervistati ritiene di non essere ben rappresentato o di non essere sicuro di essere ben rappresentato nei contenuti di viaggio in riferimento a fattori demografici quali sesso, razza, disabilità, età e corporatura.
Il 46% mostra sentimenti negativi verso l’attuale contenuto dei social media dei brand di viaggi e il 33% ritiene che il proprio stile di viaggio e le proprie esigenze personali non siano soddisfatte o potrebbero non esserlo dall’offerta di viaggio che emerge, mentre il 21% non è sicuro che i contenuti proposti includano i vari stili di viaggio.
La campagna di Kimpton Hotels & Restaurants
Per sopperire alle risposte negative emerse dal sondaggio, Kimpton Hotels & Restaurants ha lanciato la campagna globale “Stay Human” impegnandosi a creare contenuti social più diversificati e inclusivi che comprendono:
- L’impegno a lavorare con creator che riflettano le diversità del e nel mondo;
- Migliorare le lacune esistenti nei contenuti social e il modo in cui vengono condivise le informazioni in modo da essere sicuri che tali contenuti siano davvero accessibili a tutti utilizzando – per esempio – descrizioni con testi alternativi e immagini per aumentare il livello di accessibilità, elemento fondamentale per i viaggiatori affetti da disabilità.
- La creazione del “Kimpton Creator Collective” con content creator dalle prospettive diversificate e che fungeranno da consulenti per il marchio stesso.
- L’eliminazione del tradizionale “creator content brief” per permettere ai creatori di contenuti di dare libero sfogo alla propria creatività abbracciando i valori di Kimpton piuttosto che limitarli.
- L’aumento di contenuti che riflettano una maggiore inclusività e autenticità per rispecchiare al meglio la diversità dei viaggiatori.