Il giudice statunitense Frederic Block ha stabilito che il regolamento proposto dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani che vieta la discriminazione di assistenza sanitaria “sulla base del sesso” non comprende l’identità di genere o gli stereotipi sessuali.
Per questo motivo, la legge federale, che avrebbe dovuto entrare in vigore durante la settimana vigente, è stata messa in discussione. Già durante lo scorso giugno, una sentenza della Corte Suprema ha stabilito che le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ devono essere protette da legge federale per le discriminazioni sul luogo di lavoro.
A riguardo il giudice Block ha scritto nella sua sentenza: “Quando la Corte Suprema annuncia una decisione importante, sembra cosa sensata soffermarsi e riflettere sull’impatto della decisione”.
L’amministrazione Trump stava cercando di sabotare una legge introdotta durante l’amministrazione di Obama che prevedeva la protezione delle persone LGBTQ+ in ambito sanitario.