Una terra ricca di culture e tradizioni che rientra nelle prime 10 destinazioni gay-friendly al mondo.
La storia sui diritti LGBTQ+ in Argentina risale a tantissimi anni fa, detenendo così alcuni primati a riguardo.
Già nel 1853 legalizza l’omosessualità, prima ancora di Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Nel 2007 si svolgono i primi campionati di calcio gay organizzati dalla Gay & Lesbian Football Association. L’Argentina è il primo paese dell’America Latina a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso e a riconoscere i pieni diritti sull’adozione nel 2010. Nel 2012 ha introdotto il diritto di cambiare genere e ha individuato l’ergastolo come pena per i crimini basati sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere e/o di espressione.
Il turismo LGBTQ+
Il turismo LGBTQ+ in Argentina è in forte crescita. Infatti ha registrato un aumento dell’11% rispetto al 2017 ospitando più di 490.000 turisti omosessuali nel 2018. Questo aspetto è importante anche per l’economia locale grazie alle maggiori spese e ai soggiorni più lunghi del mercato LGBTQ+ rispetto a quello di altri mercati turistici di nicchia.
Buenos Aires, oltre ad essere una delle migliori destinazioni gay friendly del mondo, con la sua grande offerta, è anche la destinazione LGBTQ+ numero uno in tutta l’Argentina. La capitale, rinominata “Mecca Gay”, è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza della comunità LGBTQ+ con strutture ricettive, bar e club dedicati al mondo gay.
A tal proposito, anche a Buenos Aires, ogni anno a novembre, si svolge la Pride Parade, l’annuale gay pride che ospita la più grande festa di strada color arcobaleno dell’anno.
Le sale da tango Queer sono un’altra particolarità della destinazione. Infatti in molte milonghe di Buenos Aires viene reinventato il tradizionale ballo e ognuno è libero di ridisegnare il proprio ruolo all’interno della coppia. Potrete quindi assistere a sensualissimi tanghi ballati da coppie dello stesso sesso.
Altre famose località LGBTQ+ presenti in Argentina sono Puerto Iguazù, Ushuaia, Mendoza, Cordoba e Rosario.