Edito da “Sillabe” dal 4 Aprile sarà disponibile in tutte le librerie nazionali il saggio di Rossano de Cesaris, dal titolo “Trucco e bellezza nell’antichità”. Un viaggio curioso ma affascinate fra i segreti del make-up maschile, rincorrendo le origini del bello e dello stesso significato di bellezza. L’autore che fin da piccolo è stato affascinato da tutto ciò che è arte e creatività, ha studiato alla facoltà di Sociologia anche se non ha dimenticato il suo amore per il mondo dello spettacolo. Formatosi da autodidatta, oggi lavora come freelance dividendosi fra campagne pubblicitarie, moda e personaggi famosi. Il testo in arrivo nelle librerie, ha rappresentato la fine di un lungo percorso di studi.
Sì, perché “Trucco e bellezze nell’antichità” serve a capire come si è evoluto, nel corso del tempo, il significato e l’importanza della cura del corpo, approfondendo soprattutto la sfera maschile. E il saggio apre una finestra su alcuni popoli che, in passato, hanno fondato le tradizioni della nostra modernità. Si rivolge uno sguardo a tutte le tradizioni degli egizi, gli etruschi, ma anche verso la cultura greca e romana. A seconda dei popoli, i cosmetici e la cura dell’aspetto, viene intensa in un modo diverso: c’è chi lo ha considerato un rituale magico o di caccia, o chi ha concepito il make-up per guarire malattie o allontanare gli spiriti malvagi.
Tra le culture antiche, il trucco era usato anche come segno di distinzione e come un simbolo di supremazia, diversamente da come oggi il suo significato è stato rivoluzionato. “Trucco e bellezza nell’antichità”, pone quindi l’attenzione sul senso stesso di make-up, legato sì al concetto di bellezza ma anche a un concetto di esaltazione di uno status quo. Nel saggio l’autore esplora da vicino la pratica del trucco, sfatando miti e fomentando la curiosità del lettore. C’è infatti un’analisi dettagliata di tutti i tratti distintivi di ogni singola popolazione in esame.
Come gli egizi. È curioso sapere che, l’uso della barba, non era di moda. Gli uomini si radevano anche per limitare l’infestazione di pidocchi e parassiti; nel mondo greco invece, l’idea di bellezza era vaga e solo nel periodo classico ha preso forma in maniera preponderante. In quel periodo uomini e donne perseguivano però l’obbiettivo della perfetta forma fisica. Gli etruschi inoltre erano abili nella tinture per capelli, mentre i latini, avevano una cultura del corpo molto raffinata che fa quasi impallidire le moderne scoperte in campo del make-up.
Noi siamo curiosi di leggere il libro, e voi?