Torino si candida per ospitare l’EuroPride 2027, uno degli eventi più importanti per la comunità LGBTQIA+ a livello internazionale. L’ultima volta che l’Italia ha ospitato l’evento è stato nel 2011 a Roma, un evento memorabile che ha incluso una performance di Lady Gaga e ha attirato milioni di persone.
Marco Alessandro Giusta, coordinatore del Torino Pride, ha annunciato la candidatura durante l’assemblea annuale dell’European Pride Organizers Association (EPOA) svoltasi a Torino nell’ottobre scorso. La decisione finale verrà presa dopo l’assemblea di Interpride a Guadalajara, alla fine di questo mese. In base alla decisione presa, Torino potrebbe avere la possibilità di ospitare l’EuroPride nel 2027.
L’ambizione del Pride di Torino è quella di creare un evento intersezionale che coinvolga più voci “anche quelle più nascoste e silenziate” e che richiami la partecipazione non solo dei cittadini piemontesi, ma di tutto il Paese e del resto del mondo. L’obiettivo è quello di far risplendere l’Italia con i colori dell’arcobaleno, dimostrando agli occhi del mondo la presenza di un importante movimento LGBTQIA+ sul suolo italiano.
Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha espresso il suo sostegno alla candidatura, rafforzando le possibilità della città di essere scelta come sede per l’EuroPride 2027. Attualmente, non sembrano esserci altre città europee in lizza per l’organizzazione dell’evento, rendendo Torino un forte contendente.
Gli organizzatori sperano di utilizzare l’evento come mezzo per mettere in luce i problemi attuali che affliggono la comunità LGBTQIA+ in Italia, come l’omobilesbotrans*fobia e l’erosione dei diritti già conquistati. Anche il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma supporta la candidatura di Torino, sperando in un futuro EuroPride nella capitale.
La candidatura di Torino per l’EuroPride 2027 rappresenta un passo significativo per l’Italia e la comunità LGBTQIA+ del paese. Se scelta, Torino potrebbe inaugurare una nuova era per il movimento in Italia.
L’obiettivo ultimo è di trasformare l’Italia in una nazione in cui l’unicità di ogni persona viene celebrata, indipendentemente da orientamento sessuale e identità di genere, i diritti sono rispettati e ogni individuo è ascoltato e apprezzato. La speranza è che la candidatura di Torino non sia solo un evento isolato, ma l’inizio di un percorso di cambiamento significativo all’interno della società italiana.
I prossimi Europride dove si terranno?
L’EuroPride di quest’anno è impostato per essere un evento memorabile che avrà luogo nella pittoresca città di La Valletta, Malta. Questo grande festival si svolgerà dal 7 al 17 settembre, offrendo dieci giorni di eventi, manifestazioni, dibattiti e celebrazioni. La Valletta, con la sua ricca storia e il suo fascino unico, si prepara a diventare il palcoscenico di uno degli eventi LGBTQIA+ più significativi dell’anno.
Guardando al futuro, l’edizione del 2024 dell’EuroPride si terrà nella vibrante città di Salonicco, in Grecia. Salonicco è conosciuta per la sua cultura vivace e la sua scena artistica, che la rendono una sede ideale per un evento così significativo.
L’EuroPride 2024 promette di essere un evento ricco di festività, puntando a celebrare la comunità LGBTQIA+ e a promuovere la sensibilizzazione e l’educazione su questioni di importanza cruciale.
Successivamente, nel 2025, sarà il turno di Lisbona, la capitale portoghese, di ospitare l’EuroPride. Lisbona è una città affascinante, con il suo affascinante mix di architettura antica e moderna e la sua vita notturna vivace.
Il 2026 sarà un anno speciale per la comunità LGBTQIA+ perché vedrà Amsterdam, nei Paesi Bassi, ospitare il WorldPride. Questo è un evento di portata globale che unisce le comunità LGBTQIA+ di tutto il mondo in un’unica, grande celebrazione. Di conseguenza, non ci sarà un EuroPride nel 2026 per fare spazio a questa celebrazione globale di inclusività e diversità.
Il 2027 diventa quindi il prossimo anno disponibile per l’EuroPride, un anno che potrebbe vedere l’Italia tornare ad essere il palcoscenico di questa celebrazione, se la candidatura di Torino sarà accettata. Questo potrebbe segnare un momento storico per l’Italia e per la comunità LGBTQIA+ del Paese, offrendo un’opportunità per promuovere la convivenza delle differenze e i diritti umani.