TikTok ha ammesso di aver limitato gli hashtag LGBT in alcuni Paesi.
Un think tank dell’Australian Strategic Policy Institute (ASPI) ha rivelato che la celebre piattaforma TikTok stava censurando gli hashtag “gay”, “lesbica” e “transgender” in Russia, Bosnia e Giordania e le espressioni “sono gay” / “sono lesbica” in russo e “transgender” in arabo.
Ciò è stato effettuato tramite un “divieto ombra”, ovvero una sorta di censura furtiva tramite cui l’utente non è in grado di sapere che il contenuto di un suo post è stato censurato.
In particolare, il rapporto dell’ASPI afferma: “Gli utenti TikTok che pubblicano video con questi hashtag hanno l’impressione che i loro post siano ricercabili come i post di altri utenti ma in realtà non lo sono. In pratica, la maggior parte di questi hashtag sono classificati nello stesso codice TikTok con cui sono trattati i gruppi terroristici, le sostanze illecite e le parolacce sulla piattaforma. In alcune occasioni, gli hashtag sono classificati come inesistenti quando in realtà sono taggati nei video sulla piattaforma”.
In una dichiarazione in risposta al rapporto TikTok ha affermato di aver limitato alcuni contenuti a causa di leggi locali o perché utilizzati principalmente per ricerche pornografiche e di essere sempre impegnati in materia di inclusione. Nello specifico, tramite un portavoce, la piattaforma ha dichiarato: “Stiamo attualmente conducendo una revisione di quei termini che sono stati moderati per errore e siamo alla ricerca di metodi per migliorare i nostri processi nella speranza di evitare problemi simili in futuro. Inoltre, vogliamo essere chiari sul fatto che TikTok supporta fortemente i nostri creatori LGBTQ in tutto il mondo ed è orgoglioso che i contenuti LGBTQ siano tra le categorie più popolari sulla piattaforma con miliardi di visualizzazioni”.