C’è una serie tv che vale la pena di vedere e di gustare fino in fondo. Non è un peccato di gola, anzi non è facile da seguire, a causa di una narrazione complessa e articolata, e di una storia che si intreccia come la tela di un ragno. Eppure è quanto di bello la serialità americana ha da offrire. Si chiama The Deuce, qui in Italia sponsorizzata con il sottotitolo “La via del porno”. E per una volta l’assonanza è più che azzeccata.
Creata e prodotta da David Simon, uno dei giornalisti d’inchiesta più famosi in America, The Deuce è un’abile ricostruzione storica che si inerpica in territori bui e inesplorati. Ambientata nei ruggenti anni ’70 a New York, The Deuce racconta un’epoca di grandi cambiamenti nel tessuto sociale americano, proprio quando l’industria del porno amatoriale cominciava la sua capillare diffusione. E in quella strada sporca e fumosa che regala il nome alla serie, si tessono amori e legami, si intrecciano losche trame d’affari con la malavita locale e si rincorrono sogni che mai potranno essere realizzati.
Tutto è raccontato senza nessun freno inibitorio, con un linguaggio schietto, ruvido e sincero, e condito con tante scene di sesso crude e altamente disinibite. Una serie corale che apre una finestra su una società progressista ma che ha paura di emergere e di far valere le proprie opinioni. E quando si parla si sesso e pornografia, è inevitabile parlare anche di omosessualità, droghe, alcol, HIV e prostituzione. The Deuce è un dramma arcobaleno, ma è anche una serie tv femminista, in cui sono i deboli e gli emarginati che emergono fra i fumi di una città che non dorme mai.
James Franco è l’attore protagonista e produttore insieme a Maggie Gyllenhaal (sorella del ben noto attore Jake Gyllenhaal). Il primo interpreta Vincent e Frankie Martino, due gemelli con le mani in pasta con la mafia italiana, con il sogno di poter scrivere una nuova pagina della Deuce, ma si trovano a ingannare e uccidere pur di mantenere il loro status quo; la seconda invece è una prostituta che sogna di diventare un’attrice, si troverà invece a dirigere uno dei primi film porno per la grande distribuzione. Attorno a Vincent e Candy si odono un coro di voci, buone o cattive che siano, che enfatizzano la vita nella Grande Mela a fine degli anni ’70, descrivendo una realtà dove conta solo il potere del sesso e dei soldi. The Deuce piace proprio per questa sua particolarità, perché è una serie schietta che non ha bisogno di nascondere il proprio significato. Non ci sono né vinti né vincitori, a trionfare è la città di New York nella sua pallida e infinita bellezza. La terza e ultima stagione arriverà in America nel mese di settembre, le prime due sono disponibili sul catalogo di SKY.