A Roma nasce il primo cohousing fra persone anziane omosessuali che hanno deciso di prendersi cura l’uno dell’altro: “Di vecchi, ci sono solo i pregiudizi!”
Terza età Gay: Tanti capelli bianchi, ma anche tante storie diverse che raccontano delle battaglie legali per i diritti LGBT. Adesso si trovano tutte nello stesso luogo, nella stessa casa a condividere vita ed esperienze.
Molti di loro erano soli, perché avevano interrotto i rapporti con la famiglia e in altri centri per anziani hanno trovato le porte chiuse. Per questo motivo si sono uniti e hanno creato un ambiente di condivisione e cura verso il prossimo, dove nessuno venga respinto se ha problemi economici, se non è più autonomo, se è disabile o se è affetto da Hiv. L’obbiettivo principale è di migliorare la loro qualità di vita, ma anche di sensibilizzare i servizi territoriali.
Il futuro?
Già si pensa al futuro e si parla di progetti, ma qui contano le idee di tutti. Quindi si sta pensando ad uno spazio residenziale aperto anche ai giovani e a persone non lgbt, che sia anche sede di laboratori culturali e attività artigiane.
Insomma, chi dice che gli anziani non hanno più uno spirito combattente si sbaglia di grosso…