I tatuaggi sui corpi maschili sono considerati SEXY?
Una bellezza unica da lasciare senza fiato, alcuni di loro sono modelli e li abbiamo visti sfilare per i più grandi marchi di moda, altri sono attori, alcuni sono cantanti, tutti completamente diversi tra loro ma legati da un particolare che li accomuna tutti.
Sui loro corpi statuari sfoggiano vere e proprie opere d’arte i tatuaggi.
Belli, anzi bellissimi, considerati spesso “belli e dannati” con un fascino fuori dall’ordinario.
Nell’immaginario collettivo, la concezione dei tattoo è cambiata notevolmente rispetto al passato, dove i “bravi ragazzi” non potevano assolutamente tatuarsi perché ritenuto “un marchio sulla pelle”, un’etichetta per i “cattivi ragazzi” i galeotti o i marinai.
Oggi però, le cose sono notevolmente cambiate, il tatuaggio è considerato una vera e propria opera d’arte.
La parola tatuaggio, per chi non lo sapesse, viene dal polinesiano “tattaw”, che vuol dire “incidere, decorare”. L’origine del termine è dovuta a James Cook che contribuì alla rinascita del tatuaggio in ambito occidentale. Nel 1771, di ritorno da uno dei viaggi nei Mari del Sud, l’esploratore, introduceva nei dizionari dell’epoca anche la parola tattoo, mutandola dal polinesiano tattaw a sua volta germinato per associazione onomatopeica con il ticchettio “ta ta ta”delle bacchette adoperate dagli indigeni per tatuare.
Il TATOO, è un pensiero, una prova, un credo, un simbolo di alcuni riti di passaggio, un marchio distintivo di un gruppo, un ricordo che non vogliamo cancellare dalla nostra mente e dalla nostra vita un metodo per allontanare il male, a detta di alcuni…
C’ è un’ideologia di base che accomuna praticamente tutte le forme del tatuaggio: il significato, che è la chiave di ogni disegno. Ma ci facciamo una domanda, i tattoo sui corpi maschili quanto attraggono… sono considerati veramente SEXY?
PHOTOGRAPHY BY Jake Davies
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