In India l’omosessualità non è più un reato
Oggi il presidente della corte suprema dell’India, Dipak Misra ha affermato: “La legge era diventata un’arma per la persecuzione della comunità Lgbt”. Infatti nel paese fino ad oggi, ai sensi di un articolo di legge risalente all’epoca coloniale, l’omosessualità era considerata un “reato contro natura”. L’omosessualità era sulla carta punibile con l’ergastolo ma di fatto i casi di persecuzione giudiziaria erano pochi. La comunità LGBT dell’ India che per anni si è battuta per la causa, oggi in seguito alla depenalizzazione è in lacrime di gioia. Il governo nazionalista indù presieduto da Narendra Modi, conservatore sui temi sociali, non è schierato sul tema. Malgrado ciò da oggi essere gay in India non è più un atto illecito. L’Associazione internazionale delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali (Ilga) fa sapere che il paese è da oggi il ventiquattresimo paese al mondo dove i rapporti omosessuali non sono o non sono più considerati reati penali.