Sabato sera scorso a Marsala, provincia di Trapani, due donne sono state brutalmente aggredite. L’aggressione è a sfondo omofobo. La dinamica dei fatti è stata raccontata da Cristina, una delle due ragazze aggredite. Le offese, lanciate da un gruppo di uomini, non erano dirette a lei ma all’amica seduta accanto. Quando è iniziata l’aggressione fisica, Cristina si è inserita nella lite per proteggere l’amica.
Le dichiarazioni di Cristina e la dinamica dei fatti
“Tre o quattro ragazzi hanno picchiato una donna, una mia amica. L’hanno spinta, presa a calci e pugni in faccia mentre le chiedevano se era maschio o femmina o cosa aveva tra le gambe. La mia amica è stata picchiata solo perché non si avvicina agli standard dell’immaginario maschile, per una felpa troppo larga o i capelli troppo corti. Ero l’unica a difenderla chiedevo di lasciarla stare di smetterla. Una donna alle mie spalle mi tira un colpo, mi accascio a terra, e mi trascina prendendomi per i capelli”.
Le persone per strada osservavano ma non reagivano all’orrore che si stava consumando davanti ai loro occhi
Cristina dice: “E voi, soprattutto voi 30 che avete assistito, guardato e non avete mosso un dito. Quando siete tornati a casa, quando oggi vi siete seduti a tavola con le vostre mamme con le vostre sorelle, avete un po’ pensato che al posto mio e della mia amica avrebbero potuto esserci loro?”