A Singapore, dove l’attività sessuale fra uomini è vietata, la Corte Suprema ha respinto un nuovo tentativo di cambiare la legge.
La legge è stata ereditata dall’era coloniale britannica e anche se viene raramente applicata, tre uomini gay – un dottore in pensione, un Dj e un’attivista per i diritti LGBTQ+ – si sono rivolti alla Corte Suprema dichiarandola incostituzionale. Purtroppo, il giudice che ha presieduto la seduta ha affermato che: “la legge è importante per riflettere le credenze e le opinioni pubbliche.” Così anche i funzionari ritengono che la maggior parte della popolazione, essendo per lo più conservatrice, non è pronta per il cambiamento e non sarebbe favorevole all’abrogazione della legge stessa.
La Corte Suprema ha congedato i tre uomini dopo averli sentiti insieme a porte chiuse e ha stabilito che la legge non viola nessun articolo della costituzione riguardante uguaglianza e libertà di parola.
Già nel 2014 c’era stato un tentativo per far cambiare la legge, senza successo. Tale legge, introdotta nel 1938 dice che gli uomini giudicati colpevoli di atti omosessuali, in pubblico o in privato, possono essere incarcerati per un massimo di 2 anni.