Catania, oltre ad essere una località splendida, è una delle città siciliane più LGBTQ+ friendly di tutta l’isola. A tal proposito, Quiiky ha ideato un nuovo tour che vi farà scoprire tutti i luoghi naturali e storici protagonisti della scena gay del passato di Catania.
Partendo dalla Cattedrale di Sant’Agata, ripercorrerete la vita della comunità LGBTQ+ durante la seconda guerra mondiale quando, nel 1939, 42 gay furono sequestrati dalle loro case ed deportati a causa della loro sessualità.
Attraverserete il meraviglioso centro storico dove si trovava la prima sala da ballo per soli uomini, aperta all’inizio del XIX secolo e devastata durante le persecuzioni fasciste. Ancora il Castello Ursino, punto d’incontro storico per “arrusi” (passivi) e “masculi”.
Credits: Emanuele Liotta
Visiterete il quartiere di San Berillo, nonché il famigerato “quartiere a luci rosse”, luogo in cui la prostituzione era l’unico modo per combattere le molestie e l’unica fonte di reddito per molti uomini gay dell’epoca. Così come la scalinata di via Alessi, un oscuro punto d’incontro per le coppie LGBTQ+ e l’“albero rosso”, un vecchio albero simbolo della più grande comunità gay in Italia negli anni ’30. Qui molti uomini gay furono uccisi e altri deportati dall’esercito fascista; una lunga e profonda frattura nel tronco dell’albero testimonia ancora quella tragedia.
Per maggiori informazioni visita il sito Untold History (di Quiiky Travel): https://bit.ly/3a81gcv