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Scrivere in “rosa”: anche gli uomini possono essere veri romanticoni. I 5 motivi

Carlo Lanna by Carlo Lanna
7 Ottobre 2021
Reading Time: 3 mins read

Nell’editoria contemporanea, in bilico costante fra tradizione e modernità, è “guerra” all’ultimo romance. Scrivere in “rosa” e raccontare una storia d’amore con tutti gli annessi e connessi, spaziando fra diversi generi in un contesto in equilibrio precario, significa entrare in un campo minato dove tutto è permesso, tranne i colpi bassi. Questo è ovvio. Scrivere in rosa, nel 2019, significa toccare il cuore del lettore con storie emozionanti e che giocano con gli stessi cliché di genere. E complice il fenomeno di “50 Sfumature”, il romance ha allargato i suoi confini a dismisura, sfatando molti miti e diverse leggende. Perché la semplice storia d’amore non basta, più è complessa e più il lettore viene catturato dal vortice delle emozioni, più è palpitante e più il dito scorre veloce tra le pagine di un libro.

Poi con la nascita, o per lo più, con la conferma della narrativa LGBT, comunemente chiamata il gay romance, scrivere in rosa significa anche e soprattutto sfiorare la sfera omosessuale. Al giorno d’oggi la produzione a tematica male to male, eguaglia quella male to female. Nell’ambiente si nota però un certo sessismo verso gli autori che si approcciano sia al romance puro che a quello LGBT. Le donne hanno ancora il primato e, alcune di loro, credono di essere le uniche nel poter scrivere una storia d’amore, anche tra due uomini.  Ma in realtà non è così. Anche l’uomo sa scrivere in rosa, anche l’uomo sa descrivere un atto sessuale con sentimento, anche un uomo (e soprattutto un uomo) può raccontare una storia gay con coscienza. E senza scendere troppo nella polemica, ecco i 5 motivi (più o meno seri) che evidenziano una realtà molte volte celata nell’ombra: anche gli uomini possono essere dei veri romanticoni. E forse nessuno lo comprende.

 

5.Non bisogna essere per forza innamorati

Scrivere in rosa e scrivere una storia d’amore significa dialogare con i nostri sentimenti, aprire la mentre a 360 gradi, sfidando dubbi, paure e incertezze. Conoscere l’amore non è una prerogativa per quel tipo di autore che si approccia al romance. Basta aver coscienza di ciò che si scrive e seguire il ritmo del cuore. E anche il cuore di un uomo batte forte, ed è più irruento di quello che si immagina.

4.Il sesso? Più fatti e meno moine  

In un romance contemporaneo la questione sesso è molto spinosa. Si cercano dettagli, si costruiscono situazioni anche fuori dal comune e si tratteggiano amplessi da mille e una notte. È pur vero che sotto le coperte i fuochi d’artificio devono esserci, ma perché gli uomini non sarebbero in grado di descrivere la scena di un rapporto sessuale? Anche noi possiamo essere passionali, virulenti, egoisti e in cerca di quel pizzico di perversione che non gusta l’appetito. Un uomo naviga con i piedi per terra, le descrizioni sono più realistiche, ci sono dettagli vissuti, soprattutto quando si legge una storia male to male.

3.Cosa è giusto e cosa sbagliato: anche l’uomo ha i suoi dubbi in amore

Nessuno è incorruttibile, tutti hanno pregi e difetti, nessuno ostenta la propria sicurezza, ognuno di noi si può lacerare in dubbi, incertezze e scelte sbagliate. Il pubblico femminile vuole solo ed esclusivamente l’uomo duro, quello che non chiede mai e che non vuole un no come risposta, ma il sesso maschile è questo e molto altro. L’uomo si può struggere per amore, può piangere, ridere e far follie. Per la donna a volte è solo un oggetto sessuale ma in realtà l’uomo, per essere tale, deve essere a suo agio sia con suo lato maschile che con quello femminile per funzionare alla perfezione.

2.Giocare d’astuzia con le regole della seduzione

La seduzione è un’arte. O la si conosce o la si impara con l’esperienza. Scrivere in rosa per un uomo significa giocare con un’arte che essenzialmente appartiene al sesso “debole”. E giocare con la seduzione significa: sorridere, ammiccare, sguardi languidi e tanta (forse troppa) astuzia.

1.Il lieto fine: il sogno di tutti

Prerogativa di un romance è il lieto fine, anche se ultimamente c’è un’inversione di tendenza ma questo è un altro discorso. Scrivere in rosa è anche tratteggiare una storia coerente che abbia un incipit di grande impatto e un finale mozzafiato. Tutti, sia uomo che donna, sono capaci di idealizzare il proprio lieto fine. Il sesso “forte” sicuramente cerca un finale realistico, con un retrogusto dolce amaro, ma non significa che l’uomo non è in cerca di radici e stabilità.

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