“Santità” è il cortometraggio LGBTQ+ del regista pugliese Giuseppe Sciarra realizzato interamente con delle fotografie che affronta in maniera inusuale il tema della fede cristiana e del crossdressing. Destinato a fare scalpore, il corto narra dell’insolito percorso di accettazione di una coppia, Giuseppe Sciarra e Marta Angelini, dopo che entrambi hanno avuto un’estasi mistica in una chiesa.
Con molta delicatezza Sciarra realizza un lavoro che non cerca il sensazionalismo ma che vuole mettere in risalto onestamente il cammino spirituale di una coppia di innamorati. Lo stesso ha dichiarato: “Non ho voluto fare nulla di provocatorio. Chiunque vedrà Santità si renderà conto del suo rigore e della sua forza spirituale. Nel mio intento c’è stata unicamente la volontà di rappresentare un’ascesi in maniera diversa dal solito”.
Santità è stato presentato con successo in molti festival internazionali, tra cui il LosAngeles Cinefest, il Cinalfama Lisbona, il Fimstrip International Film Festival e il Film Festival Move me production Belgio.
Sinossi Santità
Con una completa dedizione ai propri sentimenti e alla fede cristiana, una coppia d’innamorati vive una visione mistica in una chiesa attraverso la manifestazione allucinatoria di effigi sacre che si dilatano e deformano rivelando loro il grande mistero della bellezza divina. L’esperienza inciderà per sempre nella vita di entrambi determinando un cambiamento che li porterà ad una fusione totale. L’amore qui rappresentato è quell’atto di fede che prevede l’alleanza completa tra gli amanti, il riconoscimento dei loro desideri, lo svelamento di ciò che sembra indefinito e nascosto. Nel percorso simbiotico dei due, emergerà inevitabilmente la loro vera natura che in un atto di accettazione totale li condurrà alla “Santità”.
© Immagine cover: Antonella De Angelis
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