Il mito secondo la versione greca di Conone Ateniese
Il mito tramanda che Narciso, nativo di Tespi e figlio di un dio e di una ninfa, era un giovane dalla bellezza straordinaria che faceva innamorare tutti, donne come uomini. Ma egli non voleva concedere il proprio amore a nessuno, dedicandosi piuttosto alla caccia; fino a quando un giorno, avvicinandosi a uno specchio d’acqua, cadde nel vano tentativo di abbracciare la sua stessa immagine e morì.
Di lui, secondo la più celebre versione ovidiana delle Metamorfosi, si innamorò la ninfa Eco, già condannata da Venere a ripetere le ultime parole sentite. Eco, sopraffatta dal rifiuto del giovane, trovò nascondiglio presso i boschi, ormai lontana dal mondo.
Quello di Narciso è un mito che durante i secoli ha attratto artisti, ma anche poeti e filosofi come John Keats, Oscar Wilde e André Gide, ma soprattutto Sigmund Freud, che legò Narciso al troppo amore per sé, esattamente come oggi lo intendiamo nella lingua corrente.
Una fonte greca, contemporanea o poco precedente al latino Ovidio, tramanda invece che di Narciso si innamorò un ragazzo di nome Aminia. Tuttavia, una volta rifiutato, questi accettò il triste dono che Narciso gli fece, una spada. Aminia usò quella spada per uccidersi davanti la sua porta, invocando vendetta agli dei.
Il racconto è dello storico Conone Ateniese (Narrazioni), e vale la pena di riportarne la fine per capire quale destino incontrò Narciso, cioè la punizione che gli diedero gli dei: “Così Narciso un giorno, vedendo la sua immagine e la sua bellezza riflesse nell’acqua di una fonte, fu il solo e il primo a divenire, in modo assurdo, amante di se stesso. Infine, disperato, ritenendo di subire una giusta punizione per aver disdegnato l’amore di Aminia, si uccise. Da allora gli abitanti di Tespi stabilirono di onorare e venerare ancor più Eros, e di offrirgli sacrifici, sia in pubblico che in privato. La gente del luogo pensa che il fiore del narciso è nato dal loro suolo, laddove fu versato il sangue di Narciso”.
Leggendo questo mito ci accorgiamo quale sia la morale dietro la storia di Narciso, un messaggio fortemente morale che condanna chi rifiuta Eros, vale a dire l’amore.