Che dire della bellezza intatta nel tempo di Raoul Bova? Un po’ come il vino che, invecchiando, migliora: agile, scattante, muscoli giusti al posto giusto…
Avevo avuto modo di conoscere Raoul Bova nel 1995 in un Derby del cuore a Genova.
Bellissimo, talmente bello che persi letteralmente la testa per lui. All’epoca Raoul aveva 24 anni, io 28.
L’attore era reduce dal successo cinematografico ottenuto con “Piccolo grande amore” e, soprattutto dalla fiction tv “La Piovra 7” che lo aveva fatto conoscere al grande pubblico televisivo. L’ho rivisto in conferenza stampa al Teatro Manzoni di Milano due giorni fa ed in scena ieri sera con la piece teatrale “Due“ dove Raoul Bova interpreta il personaggio di Marco e Chiara Francini quello di Paola, in una storia d’amore molto complicata.
L’attore è di una bravura impeccabile sul palcoscenico, talmente bravo che interpretando il ruolo di un giovane futuro sposo, riesce a calarsi perfettamente nel personaggio che sembra perdere, come per magia, vent’anni.
Ho rivisto, come in un incantesimo, il Raoul Bova che avevo conosciuto 23 anni fa!
Agile, scattante, muscoli giusti al posto giusto: da non dimenticare che l’attore ha avuto un passato glorioso da nuotatore.
Il messaggio che trasmettono i due attori è qualcosa di veramente profondo che può valere per qualsiasi coppia, senza distinzione di sesso.
Leggi la recensione di Due su L’ovetto di Colombo.
Lo stesso Bova in conferenza stampa, parlando dell’amore e del rapporto tra due persone aveva tenuto a specificare che :
“Insieme si possono affrontare i problemi di coppia, ma ci vuole una struttura solida, formata da “uno” più “uno”, non “mezzo” più “mezzo”, ecco che due diventa il numero perfetto”.
Bellezza a parte, non è stato facile intervistare Raoul Bova, visto le sensazioni positive che riesce a trasmetterti l’attore che quando parla ti guarda direttamente negli occhi.
“A fine intervista ero talmente sudato come se avessi corso la mezza maratona…”
L’attore se ne è accorto e mi ha chiesto il motivo, non ho avuto problemi a dirgli che “la colpa” era tutta sua, sono davvero pochissime le persone che riescono a trasmetterti qualcosa di magico, di positivo, durante un’intervista one to one.
La sensibilità, la gentilezza, l’umanità, la dolcezza unita alla riservatezza ed alla timidezza, l’umiltà di questo ragazzo sono un qualcosa di unico, di raro. Rarissimo trovare in un attore, in un vip queste caratteristiche… e di personaggi, in 30 anni di giornalismo penso di averne intervistati non pochi.
Ma Raoul Bova non è così solo con in giornalisti, l’ho atteso all’uscita artisti del Teatro Manzoni e si è comportato in maniera identica anche con i numerosi fans che lo aspettavano. Non si è sottratto al rituale dei selfie, ha firmato autografi, ha avuto una parola per tutti, con quel sorriso e quello sguardo che farebbero sciogliere anche una statua di marmo!
Come si fa a non voler bene ad un attore del genere ? Bellezza stellare unita ad un’umiltà ed ad una gentilezza unica.
L’uomo dei sogni, il fidanzato, il marito ideale.
Se leggi questo pezzo stai sereno Raoul, la mia non è assolutamente una dichiarazione d’amore , quella al massimo potevo farla 23 anni fa, ma allora ero troppo timido!
Paolo Colombo