Oggi Raffaella Carrà festeggerà oggi il suo 75° compleanno!
Raffaella Carrà oggi compie 75 anni ma il suo spirito continua ad essere quello di una quindicenne. Raffaella era soprannominata da Gianni Boncompagni “Raffa non Limits”, proprio per l’energia e la forza di cui è sempre stata dotata. Nella vita è stata una showgirl, una cantante, una ballerina, un’attrice, una conduttrice televisiva e autrice. Raffaella Carrà ha sempre avuto, sin da piccola, una disciplina unica e un coraggio invidiabile . Ad esempio da giovane a Roma, era allieva della Ruskaja, ma poi le fanno notare che non sarebbe andata avanti e si sarebbe dovuta accontentare di diventare una discreta coreografa. Ma lei non si arrese ne allora ne mai. Neppure quando il suo talent Forte forte forte non è andato bene, ma lei disse: “Nel lavoro ci vuole umiltà pazienza e perseveranza”. Qulche anno fa a Domenica live ha annunciato che non avrebbe più fatto tv. Forse è stata una provocazione ma a chi le chiedeva se non avesse voglia di tornare a fare qualcosa Raffaella Carrà rispondeva:”Ho fatto tanto”.
Raffaella e la comunità LGBT
Raffaella Carrà è sempre stata un’icona gay mondiale. Non a caso ha ricevuto il premio come madrina del World Pride 2017 “per il coraggio, l’energia e libertà». Tempo fa in un’intervista ha dichiarato a proposito del suo rapporto con la comunità LGBT: “Mi hanno cresciuto due donne. Tre, contando la nurse inglese: severissima. Mia mamma Angela Iris fu una delle prime a separarsi nel dopoguerra. Non si risposò più. Nonna Andreina era rimasta vedova di un poliziotto. Uscivo solo con i gay. Quando in sala faceva buio, loro non cercavano di tastarti. Il babbo ogni tanto mi telefonava per chiedermi se ero ancora vergine, minacciando in caso contrario di togliermi da mia madre e dal centro sperimentale. Ero così terrorizzata che fino ai 18 anni non mi sono lasciata toccare con un dito.” E a proposito delle adozioni gay aveva detto: “Credo che la natura delle cose arriverà a fiorire da sola. Intanto si sono già fatti passi avanti. Due persone che si amano possono prestarsi assistenza. Ricordo il povero Don Lurio disperato perché aveva un compagno molto malato e non poteva andare in ospedale a trovarlo”.
Raffaella “Tanti auguri!”