Picchiato perché gay: gravissimo episodio a sfondo omofobo
Simone Turini è un ragazzo di 19 anni che studia danza a Firenze. Purtroppo il ragazzo è stato pesantemente aggredito in un locale (Altopascio), da poco aperto, che aveva realizzato una serata dedicata a persone appartenenti al mondo LGBTQI. Durante la notte tra sabato e domenica scorsa Tonini è stato picchiato da un gruppo di uomini a causa della sua omosessualità. Tutto è successo prima dentro il locale per poi continuare sul fuori davanti la struttura. Prima i due aggressori hanno iniziato a dare fastidio a Simone. «Avevo appena finito di ballare e due ragazzi, che avevo già notato e non mi erano piaciuti per niente, hanno iniziato a darmi fastidio. Mi hanno strappato la camicia, graffiato le schiena e tirato un pugno” . Successivamente I brutali aggressori se la sono presa con una sua amica del ragazzo mentre era in bagno. La povera giovane è stata picchiato e le hanno spaccato un braccio oltre ad averle fatto uscire il sangue da un orecchio. “Per tutti noi le ferite più grandi sono quelle psicologiche. Mentre nei bagni le mie amiche stavano cercando un chiarimento, uno dei due ragazzi ha risposto a una mia amica che gli ha chiesto perché mi avesse aggredito, ha risposto ‘Perché lui è gay e gli piace…’”. Poi il ragazzo continua asserendo che “I buttafuori del locale pensavano fossimo stati noi a scatenare la rissa. Invece erano stati i due, poi raggiunti da altri ragazzi e ragazze, una di queste ha preso una mia amica per i capelli strappandoglieli. Poi anche quelli della sicurezza si sono resi conto che erano i due i responsabili. I carabinieri di Lucca hanno preso il mio nome. Siamo andati dai carabinieri di Santa Croce per formalizzare la denuncia, ci torneremo domani mattina (stamani, Ndr) per mettere tutto nero su bianco”.
Comitato Toscana Pride esprime solidarietà ai giovani
“L’aggressione avvenuta all’interno di un locale durante una serata LGBTI+, dalla descrizione che ne danno la vittima e i testimoni, sembra avere un chiaro movente omofobico e rappresenta l’ennesimo atto vile e ignobile compiuto in un clima di odio e di persecuzione che ormai non risparmia più nessuna città. Destano particolare preoccupazione le modalità con cui gli aggressori – due ragazzi non ancora identificati da forze di polizia – hanno sorpreso la vittima mentre stava ballando in pista. Spintoni, graffi, schiaffi, pugni in pieno viso e offese da squadrismo fascista che non lasciano dubbi sulla matrice omofobica dell’aggressione, dalla quale sembra essersi scatenata una rissa che ha coinvolto anche una ragazza. Purtroppo siamo tristemente abituati a sentirci chiamare “finocchi” e “schifose lesbiche” e ad essere i bersagli di chi si sente legittimato ad usare violenza contro di noi, solo in ragione del nostro orientamento sessuale e della nostra identità di genere. Questo episodio non è un fatto isolato ed eccezionale. Da mesi, la nostra comunità è al centro di una vera e propria persecuzione, determinata dal peggioramento di un clima sociale che è sempre più caratterizzato dal rifiuto e dall’intolleranza nei confronti di chi non si conforma. Siamo di fronte ad una pericolosa deriva di violenza iniziata nel 2019 che potrà essere arginata solo con l’approvazione di una legge seria contro l’omo-lesbo-bi-transfobia che da un lato introduca il reato di omo-lesbo-bi-transfobia e dall’altro impegni risorse pubbliche in percorsi strutturati di formazione e sensibilizzazione ed a sostegno di case rifugio”.