La decisione del Comune di Milano di bloccare le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia ha suscitato la reazione di alcune organizzazioni che difendono i diritti delle famiglie omogenitoriali.
Famiglie Arcobaleno, I Sentinelli di Milano e CIG Arcigay Milano hanno annunciato un presidio per il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, che si terrà sabato alle ore 15 in Piazza della Scala a Milano.
Al presidio parteciperà anche la segretaria del PD Elly Schlein, che ha dichiarato la sua solidarietà alle famiglie omogenitoriali.
La notizia
Il Comune di Milano dal 14 marzo 2023 ha bloccato le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia, dopo che la Prefettura ha chiesto l’interruzione delle registrazioni in base alla legge sulla procreazione medicalmente assistita, che consente solo alle coppie eterosessuali di avere figli e vieta la maternità surrogata.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato che si tratta di un “passo indietro evidente dal punto di vista politico e sociale” e ha promesso di combattere questa decisione del governo. Tuttavia, il sindaco ha spiegato che la registrazione non è solo una questione di volontà politica, ma dipende dall’apparato amministrativo del Comune e ha affermato che non vuole esporre i funzionari comunali a rischi personali di natura giudiziaria.
La sospensione delle registrazioni ha suscitato preoccupazione e indignazione tra i genitori delle coppie omogenitoriali a Milano, che si sentono discriminati e privati del diritto di avere i loro figli riconosciuti legalmente. La decisione del governo di interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli di coppie omogenitoriali rappresenta un passo indietro nella lotta per i diritti delle famiglie omogenitoriali in Italia. Tuttavia, le organizzazioni che difendono i diritti delle famiglie omogenitoriali promettono di continuare a lottare per il riconoscimento dei loro diritti e per la tutela dei loro figli.
La reazione della comunità LGBTQ+
Il blocco delle trascrizioni ha scatenato una forte reazione anche tra i membri della comunità LGBT e tra i sostenitori dei diritti delle minoranze. Si tratta di una decisione che colpisce non solo le coppie omogenitoriali, ma anche i bambini che rischiano di perdere il diritto alle tutele legali previste per tutti i minori.
La decisione del governo sembra essere in contrasto con la tendenza internazionale verso il riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali. In molti paesi del mondo, infatti, le coppie dello stesso sesso possono sposarsi e avere figli attraverso tecniche di fecondazione assistita o adozione.
Anche in Italia, negli ultimi anni, si era assistito a un progressivo riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali, con la possibilità di trascrivere i certificati di nascita esteri dei figli di coppie dello stesso sesso e di registrare la nascita di figli avuti attraverso la fecondazione assistita all’estero.
La decisione del Comune di Milano di sospendere le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli di coppie omogenitoriali in Italia rappresenta un passo indietro che mette a rischio i diritti e le tutele dei minori. La mobilitazione delle organizzazioni che difendono i diritti delle famiglie omogenitoriali dimostra la forte determinazione a difendere i propri diritti e a lottare per un’Italia più inclusiva e rispettosa dei diritti di tutte le persone, indipendentemente dalla loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere.