Secondo le ultime indiscrezioni, il prossimo 31 Gennaio sul catalogo italiano di Netflix, sarà disponibile la prima stagione di Pose. Si tratta della nuova serie tv di Ryan Murphy, già creatore di Glee, Nip/Tuck e American Horror Story. Trasmessa negli USA dal giugno del 2018, lo show è stato prontamente rinnovato per una seconda stagione alla luce di un buon riscontro di critica e di ascolti. Per farla breve Pose è una serie che colpisce il cuore del pubblico, è bellissima, curata nei minimi dettagli, racchiude in sé un racconto fatto di emozioni e storie di vita vissuta, non è una semplice serie tv per il pubblico omosessuale, è un affresco sagace e sferzante di un’epoca che fu.
Ambientato a New York nel cuore degli anni ’80, tra acconciature vaporose e sogni di un futuro migliore, Pose racconta con decisione e senza peli sulla lingua, la storia di un gruppo ben omologato di giovani gay, in una società in continuo movimento, sotto le luci stroboscopiche dei locali della Grande Mela e poco prima della nascita dell’impero mediatico di Donald Trump. Tante le vicende che si intrecciano: dalla tostissima Blanka, transessuale in cerca di riscatto, a Damon il sognatore, che rincorre l’obbiettivo di diventare un ballerino fino a quando non incontra il sorriso di Ricky, e poi spazio all’irruenza di Elektra e alla triste storia di accettazione dell’arrampicatore Stan.
E tra musiche, canti e sfide danzanti, le storie di Pose, finisce per gettare uno sguardo disinibito alla società degli anni ’80, tra molti vizi e poche virtù. Si tratteggia una società in continuo fermento, che ha la voglia di guardare al proprio futuro ma è legata ancora a vecchie tradizioni. Pose delinea infatti una realtà che, in fin dei conti, non è poi così diversa dalla nostra. Si raccontano storie di razzismo, di accettazione, di violenza, di odio ingiustificato, si racconto storie vere, romanzate però dalla fiction.
E Ryan Murphy è molto abile in questo. Con tanta ironia e con l’ausilio di una regia frenetica, porta a compimento un’opera pop perfetta, che fa sorridere con gusto ma fa pensare e anche riflettere. C’è l’intrattenimento e la politica, c’è la musica e la letteratura, ci sono gli usi e costumi di un’America vagamente progressista, ci sono i sogni, le aspirazioni e ci sono le storie di un gruppo di giovani che affronto i pregiudizi e, purtroppo, anche lo spettro dell’AIDS. È un viaggio imperdibile di cuore e pancia del meraviglioso universo LGBTQ.
Sono 8 gli episodi prodotti per la prima stagione, altrettanti saranno realizzati per la seconda. Cosa rende Pose la serie gay per eccellenza? È la prima produzione televisiva che è composta per l’80% da un cast arcobaleno.
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