Due donne intelligenti e complici costrette a vestirsi da uomini
Nessuno si è confrontato apertamente con “Il Mercante di Venezia”. L’opera teatrale di William Shakespeare offre infatti un ottimo personaggio maschile ad un attore (l’ebreo Shylock), ma lascia trasparire dei dubbi nel contrasto tra l’ingarbugliata trama, e il vero amore del sottotesto.
L’intreccio è complesso, per far avvinghiare lo spettatore comune, ma ad un osservatore attento non sfuggono le allusioni alla profondità di legami nascosti: l’amore sotteso ed elettivo è gay. Del resto, Shakespeare, pur essendo sposato e con figli, nelle sue poesie non ha nascosto il suo amore per un uomo che resta ignoto. Ci restano solo le iniziali: W.H. Grazie a questo misterioso amante-musa abbiamo oggi degli splendidi sonetti su cui si è soffermato a lungo anche Oscar Wilde.
Ne Il Mercante di Venezia l’amore dichiarato è fra uomini e donne, ma c’è un sottotesto raffinato. Antonio e Bassanio sono pronti a perdere la propria vita l’uno per l’altro. Porzia, intelligentissima, è costretta a fingersi uomo per far valere il suo essere persona e Nerissa la segue vestita da scrivano. Chi comprende Porzia? Non certo il bellissimo futuro sposo con cui si perde in vezzose moine. La più calda complicità è con la sua Nerissa. Le due donne hanno un rapporto che non è quello consueto tra “Signora e dama di cortesia”, perché si considerano pari, intime. Battute e doppi sensi non mancano mai a Shakespeare.
Ricordiamo cosa fosse il teatro ai suoi tempi: popolare più di un social network odierno, vedeva attori nell’arena dover catturare un pubblico che andava dalla regina fino al mendicante.
Non siamo riusciti invece noi, nel cinema, e nelle moderne trasposizioni, a lasciare intendere apertamente le sfumature colte di questo moderno dramma. Il film di Michael Radford è tutto incentrato, giustamente, sulla bravura di Al Pacino nel ruolo dell’ebreo Shylock. È lui infatti che si vede nella locandina, anche se sullo sfondo i due uomini si guardano negli occhi e Porzia si erge maestosa e spavalda.
La vicenda è nota: l’ebreo Shylock, usuraio veneziano, presta soldi al cristiano Antonio che dà in garanzia una libbra di carne qualora non fosse in grado di ripagare gli interessi del debito contratto per aiutare l’amico Bassanio, il quale vuole sposare la bella e facoltosa Porzia. Da qui si evince anche che le vicende narrate esortano a superare i pregiudizi tra religioni assieme a quelli sessuali. Shakespeare ci invita ad essere più tolleranti e consapevoli facendo sempre uso del proprio buon senso, che supera anche l’applicazione delle leggi, talvolta ambivalente.
In numerosi drammi shakespeariani si evidenzia come il legame tra persone dello stesso sesso sia più appagante e stimolante, di quanto un rapporto convenzionale eterosessuale possa essere. Shakespeare è però figlio del suo tempo: comprende e rispetta gli usi, i costumi, le tradizioni, le consuetudini che condannano ogni espressione libera di amore ed intesa omosessuale.
Di Giovanna Ceccherini
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