Ma chi l’ha detto che a Pompei non c’è stata una comunità gay? Un bel viaggio gay-friendly con Quiiky è sempre una buona idea, e non credete a quelli che vi diranno che a Pompei non esistevano i viaggiatori LGBT*, perché era una città piena di omoerotismo.
Se avete a disposizione pochi giorni di relax o per chi vuole fare una tappa a Pompei, a soli 30 minuti da Napoli o per chi vuole immergersi per un weekend nell’arte più affascinante e magica al mondo, il nostro breve tour può rappresentare una scelta da segnare subito in agenda. Ecco a voi le cose da visitare a Pompei quest’estate!
Attenti al cane!
Cave Canem è, senza ombra di dubbio, la prima tappa da fare, una volta che siete entrati nella magica e leggendaria città di Pompei. Sicuramente lo avete già visto all’ingresso di qualche villa o in qualche altra guida dedicata agli scavi, ma è uno dei mosaici più famosi e fotografati al mondo e lo troverete pronto ad accogliervi nella Casa del Poeta Tragico. Nonostante il tempo, Cave Canem cerca ancora di mantenere il suo fascino ed è qui che farete l’emozionante incontro con la montagna più famosa al mondo. Non vorrete mica tornare a casa senza uno scatto?
E naturalmente il Vesuvio
Che siate degli sportivi, o che siate in attesa della prossima tappa per uno dei tantissimi posti a Pompei dove poter vivere per un attimo un’epoca lontana da tutti, il Vesuvio è una meta obbligata. E non è um mostro cattivo, e sapere perché? La montagna offre morte, ma anche vita e molto più di quanto normalmente si possa pensare. Una foto dalla Piazza del Foro, vi convincerà che la massima bellezza della città, paradossalmente, è la montagna che la distrutta, ma che la resa leggenda: da li sorseggiate un succo di acqua e limone di Amalfi e proseguite il vostro viaggio.
La meta ideale per l’estate
Il fascino dell’Anfiteatro è indiscusso in tutte le stagione, non c’è dubbio. Ma se ci andrete in estate, vi sembrerà di rivivere quelle calde atmosfere latine, prima che fossero seppellite per sempre nel 79 d.c. L’Anfiteatro si trova alla fine della Via dell’Abbondanza, e negli scavi archeologici di Pompei, è la più antica costruzione in pietra del suo genere mai scoperta prima. Sapevate che questo luogo, tanto amato dai viaggiatori LGBT* in visita a Pompei, ha ospitato uno dei più grandi concerti della storia rock/pop del secolo scorso? I Pink Floyd registrarono proprio qui il loro Live at Pompei. Vi serve sapere altro?
Un’area selvaggia
Pompei è la capitale del piacere per due cose. Il Lupanare, che in latino significa prostituta, l’unico edificio presente in città per soddisfare i piaceri della carne. Era distribuito su due piani, ognuno riservato ad un target diverso. Sulle pareti sono ancora visibili i famosissimi amanti in diverse posizioni erotiche. Una legenda utile per chi allora fosse ancora indeciso su come meglio procedere. All’ingresso tutti i clienti potevano acquistare i preservativi da utilizzare con le sinuose schiave messe a disposizione del Lupanare. E la gay life?
La gay life di Pompei
Siete lontanissimi se pensate che Pompei era marcata come capitale della perfezione, anzi era quella del vizio, della perdizione e gay-friendly. Naturalmente quel fascino è ancora vivo, ed è per questo che ogni anno attira milioni di viaggiatori LGBT* da tutto il mondo, anche se gli amanti potranno raccontarvi qualcosa in più sapete. Recatevi presso la Casa del Criptoportico e ammirate i due giovani abbracciati, durante un folle ed estivo pomeriggio pompeiano. Oppure andate alla ricerca di Priapo, il dio della fertilità e dei suoi grossissimi genitali. A Pompei lo troverete ovunque, anche su alcune sculture.
Le sorprese non finiscono mai
Se ci fosse un premio al luogo più celebre di Pompei, di sicuro lo vincerebbe la Casa del Fauno, in Via della Fortuna. Parliamo della villa romana più famosa al mondo, oltre che tra le più antiche e maestose della città, con i suoi 300 metri quadrati di superficie. Deve il suo nome alla divinità romana dei boschi, presente anche con una piccola statua di bronzo nell’atrio al centro del piazzale. Ultima annotazione! Gira la voce che la villa fosse appartenuta al nipote del tiranno Silla, sarà vero?
Il più grande mistero d’Europa
Passione, ma quella che vi trasporterà fino alle rive del mar tirreno. Storie magiche surreali di un’epoca lontana, tenuta nascosta per secoli da centimetri di lava e polveri sottili. Non è certo questa l’immagine più famosa di Pompei, ma è così che si presenta agli occhi di un viaggiatore LGBT* la Villa dei Misteri. Appartenuta a Livia, la moglie dell’imperatore Augusto, la famosa struttura deve il suo nome ad una serie di dipinti presenti stesso nell’abitazione. Un rito oppure semplice preparazione al matrimonio? Sono ancora molti i dubbi e i misteri che aleggiano su questa meravigliosa struttura. Scopriteli prima che diventino definitivamente una moda!