Un terzo della Polonia si è dichiarato “free from LGBT ideology” palesando l’intolleranza verso la comunità LGBTQ+.
Così, in quasi 100 governi locali, le autorità polacche hanno giurato di astenersi da atti che incoraggiano la tolleranza e devono evitate di sostegno finanziario alle organizzazioni non governative (ONG) che ogni giorno, lavorano per promuovere la parità di diritti.
Nel febbraio 2019, il sindaco liberale di Varsavia firmò una dichiarazione per supportare i diritti LGBTQ+ e promosse dei piani per introdurre le tematiche gay nell’educazione sessuale delle scuole di Varsavia. Ma il partito di estrema destra si oppose e lanciò l’ideologia della zona LGBTQ free.
Da quel momento l’area ha continuato crescere, in particolare, dopo che il Parlamento Europeo approvò a dicembre una risoluzione che ha fortemente condannato il concetto delle zone LGBTQ free.
Gli eurodeputati hanno invitato la Polonia a condannare fermamente le discriminazioni verso la comunità LGBTQ e di revocare le risoluzioni contro i diritti LGBTQ. Inoltre, hanno incaricato la Commissione Europea di garantire che i fondi dell’Unione Europea non vengano utilizzati a fini discriminatori.