Un po’ dandy, hypster, superaccessoriato, classico, unisex, colorato, tecnologico, sportivo, vintage, agé: alcuni degli aggettivi per definire l’uomo che è stato presentato a questo Pitti Uomo 94.
Un’edizione bagnata, che ha fatto lavorare in maniera meno “accalorata” buyers, bloggers, addetti ai lavori, fotografi e media, in continuo movimento da un padiglione all’altro, tra eventi e incontri “live”. Voglio raccontarvi di due brands che hanno entrambi cases history (al Pitti Uomo 94) molto interessanti, dal mio punto di vista.
Un brand capace e rapido
La prima è lo storico marchio Birkenstock con alla guida un cordiale e sorridente Oliver Reichert come CEO. Il colosso di footwear, made in Germany, ha presentato la nuova collezione uomo/donna su una sinuosa passerella costruita ad hoc nei bellissimi Giardini Torrigiani di Firenze. “Siamo l’unico brand capace di fermare la pioggia!” ha commentato Mr. Reichert al momento del via, dopo che una pioggia fastidiosa aveva bagnato il bellissimo allestimento rendendo scivolosa la particolare pedana.
Una collezione primavera/estate 2019 che ha riconfermato la precisa direzione stilistica, grazie alle collaborazioni con i big players del mondo della moda, che il brand ha intrapreso da qualche anno, unendo la sua storia centenaria con una nuova estetica ma con lo stesso comfort, il must fondamentale del marchio. Il successo o rinascimento di un brand “datato e targettizzato” che è stato “capace e rapido” nell’adeguarsi ai tempi e i nuovi target Social, diventando “fashion e glamour”. Il parterre presente all’evento era, ovviamente, di tutto rispetto: il gotha del fashion system internazionale, e questo conferma quanto sopra!
Il risultato a Pitti Uomo 94? Un capo che ha personalità
L’altro marchio, di cui voglio parlare, è Ermanno Gallamini. Chi frequenta Instagram come fashion addicted lo avrà certamente incrociato come post! Nato, per così dire, tra tessuti straordinari, che continua a produrre, anni fa ha creato un suo brand, disegnando e realizzando collezioni uomo/donna.
La sua particolarità a Pitti Uomo 94? Lo straordinario e inventivo remake di tessuti nuovi e vintage. Il risultato? Capi unici, non per tutti i clienti, proprio per la “personalità” stessa del capo. I costi? Parliamo di capi unici e fatti a mano in Italia per cui il target è decisamente medio-alto. “Questa è una sahariana militare originale Armani del 1970 cui abbiamo fatto un restyling” ha commentato Mr. Gallamini, che di presenza ne ha da vendere essendo lui stesso il testimonial/icon del suo brand, durante la piacevole conversazione.
Tutti i capi sono realizzati da abili mani artigiane, made in Italy, in grado di lavorare e unire più di cinque diversi tessuti, per composizione e trama, realizzando un vero capolavoro artistico, non per tutti ma per veri intenditori di style e fashion.
Di Mauro Fanfoni