Abbiamo fondato la nostra azienda, Pink Iceland, nel 2011.
Io sono Birna e con la mia compagna Eva Maria, la nostra talentuosa amica Hannes e un fantastico team, abbiamo dato vita, negli ultimi dieci anni, a esperienza magiche per oltre 600 coppie di sposi e innumerevoli viaggiatori islandesi. Abbiamo scoperto, attraverso i nostri ospiti, quanto sia d’impatto e significativa un’esperienza di matrimonio e viaggio di nozze in una destinazione. Il matrimonio all’estero può aiutare a legare gli ospiti tra loro e con la destinazione in un modo che un “matrimonio tradizionale” non potrà mai fare. Lo descriverei come un “legame istantaneo” che unisce tutti assieme in un luogo magico attraverso una scoperta comune.
Durante i quindici anni in cui siamo state una coppia abbiamo viaggiato molto in Italia e abbiamo amato in modo totale il Paese, il suo cibo, la sua storia e le persone. Quando abbiamo iniziato a parlare del nostro matrimonio abbiamo realizzato subito che la destinazione perfetta sarebbe stata la “nostra Italia”. Sapevamo che saremmo state in grado di mettere insieme un’esperienza di matrimonio fantastica, e anche se conosciamo e amiamo molte città italiane, non è stato difficile restringere il campo sul “dove” perché Eva Maria è cresciuta a Napoli e parla il dialetto come un locale, oltre a conoscere la città in un modo molto più approfondito di un turista.
Abbiamo aggiunto Roma come destinazione di partenza, poi Napoli e la Costiera Amalfitana con Positano come location del nostro matrimonio, quindi punto centrale del viaggio.
Pink Iceland è specializzata in viaggi e matrimoni LGBTQ+ in Islanda, quindi comprendiamo immediatamente, e coinvolgiamo con enfasi, tutti i partner che si mostrano amichevoli e accolgono a braccia aperte la nostra comunità. Un metodo che abbiamo applicato anche in Italia.
Siamo andate a testare i nostri alloggi a Roma. Non solo gli appartamenti avevano un’ottima posizione ed erano belli, ma i proprietari, essendo una coppia gay, erano estremamente felici di accogliere il nostro gruppo.
Molti dei nostri amici sono gay e orgogliosi di esserlo, sicuramente abituati a non nascondersi: come sarebbero stati accolti a Napoli? A Positano? E anche noi come coppia lesbica? Due donne in abiti bianchi e vaporosi che si tengono per mano circondate da un team di fotografi e operatori video…
La nostra esperienza è stata a dir poco magica. Naturalmente eravamo anche un po’ ansiose: tenere insieme 44 persone in un viaggio che avevamo progettato dall’inizio alla fine non sarebbe stato facile e speravamo davvero che tutto andasse secondo i piani.
Abbiamo iniziato il nostro viaggio da Roma dove l’intero gruppo è stato accolto in un bellissimo complesso di appartamenti dove abbiamo occupato l’intero edificio con la terrazza a nostra disposizione. L’adorabile coppia gay proprietaria ci ha dato il benvenuto e si è presa cura di noi e dei nostri ospiti come se fossimo di famiglia, tanto che abbiamo avuto difficoltà a lasciare la terrazza per esplorare Roma. Non ha guastato il fatto che la famiglia Piccini ci abbia inviato un regalo di nozze al nostro arrivo a Roma: scatole e scatole di delizioso Prosecco Piccini.
Avevamo disegnato la mappa di un tour a piedi con una lista dei nostri posti preferiti e da non perdere. I nostri ospiti l’hanno trovato piuttosto divertente camminare in una città così grande come Roma e incontrarsi costantemente tra Fontana di Trevi e Piazza Navona, in bar e caffè.
Può succedere se segui la Pink Rome Walking Guide.
Dopo la cena a Roma la prima sera abbiamo immaginato che gli ospiti potessero essere esausti, ma c’era ancora energia nell’aria ed eravamo pronti per partecipare ad una grande festa LGBTQ+ nella periferia di Roma. Con gran sorpresa, preso un taxi, siamo rimasti a ballare fino a notte fonda, con fantastiche esibizioni di drag queen e future spose. Abbiamo ricordi vaghi della serata, ad esempio di aver mangiato a un certo punto dei fantastici “supplì”, delizioso street food romano. Ci incontravamo a colazione: alcuni tornavano a casa dai club, altri, appena alzati, erano pronti ad esplorare di Roma.
Dopo Roma abbiamo preso il comodissimo Frecciarossa per Napoli (solo un’ora e un quarto di viaggio) mentre Eva Maria ha ordinato un caffè per tutti in modo che fossero ben svegli all’arrivo in città.
Abbiamo dato agli ospiti un po’ di tempo per il check-in prima di incontrarci in Via Toledo per il primo Cuoppo con birra locale. Siamo stati felici di vedere tutti i nostri ospiti per le strade di Napoli che condividevano street food e pianificavano la loro giornata. Alcuni sono andati ad esplorare la città sotterranea, altri sono saliti su una barca per non mancare di vedere Ischia, anche solo per un giorno. Altri ancora hanno visitato Pompei, mentre gli irriducibili dello shopping non hanno perso l’occasione di farsi fare un abito su misura.
Abbiamo concluso la giornata imparando a fare le pizze assaggiando anche la pizza fritta. È stato un modo speciale far loro scoprire l’origine di uno dei piatti più famosi al mondo.
Alloggiavamo vicino al mare e a Piazza Plebiscito, quindi abbiamo fatto passeggiare fino al famoso Caffè Gambrinus più volte al giorno. Il secondo giorno a Napoli una parte del gruppo ha fatto colazione qui, fino a quando, a mano a mano, arrivavano anche gli altri fino all’ora di pranzo. Poi si sono aggiunti coloro che tornavano dalla loro passeggiata mattutina a Chiaia. A un certo punto erano così tante persone di ottimo umore che si avvicinava l’ora di cena e nessuno voleva andarsene. Eravamo 44 persone senza prenotazione da sistemare. Quindi Eva Maria ha spiegato al cameriere la situazione, e lui in un attimo ci ha offerto la grande sala per la nostra festa di fidanzamento improvvisata. L’atmosfera era così calorosa e felice che il personale di servizio ha iniziato a festeggiare con noi, portando una grande torta rosa e facendo dei brindisi, assicurandosi che tutti fossero contenti. Non voglio fare nomi, ma dico solo che il Tiramisù era così delizioso che un paio di persone l’hanno chiesto anche “a portar via”.
Dopo questo giorno e notte di festeggiamenti l’alba sorgeva e noi eravamo pronte a splendere per il nostro matrimonio. Ci attendeva il transfer da Napoli verso la Costiera Amalfitana, secondo i piani della nostra wedding planner Mirna. Il solo stare seduti in macchina e ammirare la costa ti fa sentire come se fossi in un romanzo romantico. Conoscendo il nostro gruppo abbastanza bene, ci siamo assicurate che non passasse mai troppo tempo tra un bicchiere di prosecco e un Aperol Spritz, tra pasta e pizza. Ci siamo fermati per un piccolo caffè e una pausa foto ad Amalfi e poi abbiamo goduto di un delizioso pranzo con vista su Positano. Mirna ci ha aiutato molto in questa fase del viaggio prenotando la nostra villa e tutti i servizi specificando che eravamo una coppia di donne a sposarsi.
L’Italia del Sud è gioiosa e accogliente. Ci aspettavano a braccia aperte, tutti pronti a fare del loro meglio per rendere il nostro matrimonio l’evento più bello della nostra vita.
Siamo entrate in contatto anche con persone con cui la nostra wedding planner non aveva mai parlato e sono stati tutti ugualmente gentili. Abbiamo raccolto solo sorrisi mentre camminavamo in abito da sposa, e mentre facevamo lo shooting ci volevano dare un passaggio in vespa e hanno offerto a noi e al fotografo delle graffe napoletane. Per quanto mi riguarda devo ammettere che ero un po’ nervosa quando sono uscita dalla villa a Positano per scendere le centinaia di gradini di questo bellissimo paese, tra turisti e abitanti del luogo. Sappiamo quanto si possa essere emotivamente vulnerabili il giorno del matrimonio, quindi se avessimo ricevuto un qualsiasi tipo di feedback negativo su fatto che fossimo due donne ci saremmo senz’altro rovinate la giornata.
Certo, qualcuno ha chiesto dove fosse lo sposo, ma Eva Maria ha capito rispondendo che non ce ne era bisogno. Il nostro caro amico Hannes ha, fortunatamente, officiato la nostra cerimonia, che è stata veramente speciale perché non solo ci conosce così bene, ma è anche un bravissimo scrittore ed è stato una presenza affettuosa e rassicurante durante tutto il giorno.
Ha aggiunto alla cerimonia il suo tocco italiano, comprando un quaderno fatto a mano in cui ha scritto i testi della celebrazione e quello della canzone con cui lui e Hafsteinn ci hanno fatto una sorpresa. Ha anche fatto fare un timbro con il logo del matrimonio che ha disegnato per noi. Si era fatto tatuare questo logo sul braccio rivelandocelo durante la festa prematrimoniale a sorpresa al Gambrinus.
Ci siamo sentite coccolate il giorno del nostro matrimonio, grazie ai nostri amici e alla nostra famiglia. Ci siamo fatte capelli e il trucco sorseggiando prosecco, e abbiamo aspettato pazientemente mentre gli ospiti si sistemavano per la cerimonia. Abbiamo detto “lo voglio” l’una all’altra in questa atmosfera, dopo tredici anni di vita insieme. Abbiamo ballato fino a notte fonda dopo una deliziosa cena a Villa San Giacomo. Per il nostro primo anniversario ho organizzato, per gli ospiti del matrimonio, un’intervista con uno dei miei podcaster preferiti chiedendo ad amici e parenti di ricordare il periodo trascorso in Italia per il nostro matrimonio. Sentire le loro storie e ricordi è stato impagabile. Abbiamo ascoltato il podcast da sole e credo sia stato il regalo più bello che abbia mai donato a qualcuno. Ci sono richieste continue da parte del gruppo di celebrare il 5° anniversario del matrimonio tutti insieme in Italia, quindi preparatevi perché gli islandesi torneranno per una nuova cerimonia nel 2024.
Di Birna & Eva Maria
Questo uno degli articoli presenti nell’ultima edizione autunno/inverno 2021-22 di QMagazine. Scaricala subito l’ultima al seguente link: https://bit.ly/3ERfPBC per scoprire tutti gli altri contenuti.
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