Il Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni ha chiuso l’ennesimo sito LGBTQI!
ParniPlus – portale russo che promuove informazioni sopra tutto di salute nel mondo LGBT+ – dovrà rimuovere i suoi contenuti. La notizia l’ha rivelata il sito stesso che ha ricevuto la comunicazione dal tribunale distrettuale di Burlinsky nel Territorio di Altai solo il 28 aprile, ovvero novanta giorni dopo la sentenza. Secondo indiscrezioni la comunicazione è arrivata al portale web solo mesi dopo così da evitare che quest’ultimo sfruttasse il tempo legale per appellarsi alla decisione. La denuncia del sito al tribunale è avvenuta per mano del Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, delle tecnologie informatiche e dei mass media (Roskomnadzor). Il tribunale giustifica la decisione sostenendo che il sito web “contiene informazioni che mettono in discussione i valori familiari che promuovono relazioni sessuali non convenzionali” e che violerebbe la legge, voluta fortemente da Vladimir Putin nel 2013, che ha vietato la promozione di orientamenti sessuali “non tradizionali”. L’establishment del sito ha dichiarato che “”Parni PLUS ha ingaggiato degli avvocati per appellarsi alla sentenza. La nostra risorsa esiste da più di 10 anni e informa in modo coerente le persone sulla situazione dell’HIV in Russia, sui problemi di salute dei gay e su altri eventi del mondo LGBT.” Alla fine di marzo di quest’anno, Roskomnadzor ha anche bloccato gay.ru, il sito web LGBTI più longevo della Russia
Inoltre è giusto segnalare che nel DarkWeb russo esistono moltissimi siti web che inneggiano alle violenze più crudeli nei confronti di persone LGBTQI. Uno fra questi – denominato Saw in onore dell’omonimo film horror – è apparso nel web come dominio aperto a tutti. Poco dopo il Roskomnadzor lo ha chiuso ma molte persone citano saw sul social VKontakte (VK), versione russa di Facebook.