Conferenza stampa all’arcigay di Rimini
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della terribile aggressione ai danni di un ragazzo aggredito perché omosessuale. Il giovane, di anni 29, racconta che è stato preso a botte all’interno di un locale (Energy) nel quale era stata organizzata una serata a tinte LGBT. Racconta che “Insieme al mio gruppo di amici eravamo seduti a un tavolo, a un certo punto mi sono alzato con un altro ragazzo del gruppo, abbiamo girato per il locale, poi il mio amico è rimasto indietro e mi sono trovato accerchiato da sei o sette persone, più o meno della mia età”. La vittima, che ha chiesto di rimanere anonima, sostiene che è stato “accerchiato da sei o sette persone. Lì è iniziata l’aggressione. È cominciata con un pugno allo zigomo e un altro la naso. Oltre a questo, anche parole a sfondo omofobo”. Poi ha aggiunto che “A non permettermi di reagire non è stato tanto il dolore sono rimasto pietrificato perché non me lo aspettavo. Era una serata Tunga, sono quelle gayfriendly e di certo non pensi di essere preso di mira perché sei omosessuale” A soccorrerlo è stata una ragazza transessuale alla quale sono stati tirati i capelli. Inoltre ha rivelato che uno dei buttafuori ha tentato di difendere dalle accuse il gruppo che l’ha aggredito. In questo momento il povero giovane sta vivendo nella paura. Infatti rivela: “ho paura a tenere il mio ragazzo per mano al cinema, ad andare a comprare nel solito supermercato perché temo che quei ragazzi mi riconoscano. Sto modificando le mi abitudini e i posti che frequento“.
Le accuse
L’avvocato Christian Guidi sostiene: La denuncia al momento è contro ignoti ma grazie agli scatti del fotografo della serata due dei ragazzi del branco sono stati individuati”. L’ipotesi di reato è di lesioni personali gravissime, con l’aggravante dell’odio razziale. La discriminazione omofobica rientra nei razzismi. Le botte che ha preso hanno causato lesioni importanti. La frattura al naso per due settimane gli ha impedito di respirare bene e il naso non è più quello di prima, il colpo all’incisivo destro gli procura ancora dolore e ci vorrà tempo per la valutazione odontoiatrica”.
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