Scandalo gay love story giocatore-presidente della squadra Rubio Ñu: Antonio González urla al mondo la sua omosessualità e zittisce chi l’ha ricattato.
Fa scandalo la gay love story giocatore-presidente che ha scosso il calcio in Paraguay. In Italia, ad esempio, non solo i calciatori e gli allenatori non dichiarano apertamente quello che sono; ma tendenzialmente anche tutto l’insieme di persone che lavorano a contatto con questo settore.
In una realtà come quella che ho appena descritto appare evidente che la storia che si è verificata in Paraguay desti molto scalpore.
Il presidente della squadra Rubio Ñu, Antonio González, ha subìto estorsioni per alcune foto di due anni prima che lo ritraggono insieme all’ex compagno e giocatore Bernardo Gabriel Caballero in situazioni intime. Il responsabile dell’atto illecito sarebbe Valentin, agente del giocatore, che avrebbe utilizzato e diffuso la foto per ricattare il presidente del club e costringerlo a cedere il calciatore a un costo più basso rispetto a quanto era stato pagato in acquisizione.
L’orgoglio vince sulla meschinità
Come spesso accade, l’omosessualità è utilizzata come mezzo di estorsione sfruttando il clima sociale – sopratutto nel mondo sportivo – non favorevole ma che anzi vede l’essere appartenente al mondo LGBT come qualcosa di cui vergognarsi, e oggi più che mai abbiamo bisogno di comportamenti come quello di Antonio González che risponde in un video raccontando il sentimento autentico che provava per il ragazzo e comunicando il suo enorme dispiacere per la condotta adottata da “Valentin”, assecondata dal giocatore che ha visto comunque annullato il proprio contratto a causa della condotta tenuta.
Giovanni Blasi