C’è grande attesa per il prossimo 29 marzo data in cui su Netflix sarà distribuita Osmois. Si tratta della seconda serie francese realizzata per il mercato internazionale. Oltre alla curiosità che gira attorno a un prodotto del colosso dello streaming americano, la serie in questione rappresenta, anche e soprattutto, un altro capitolo per le produzioni a tema LGBT di ultima generazione.
La serie è ambientata a Parigi, in un prossimo futuro, in cui è stata progettata un’app in grado di scovare la propria anima gemella, scovando la corrispondenza perfetta tra i single in cerca di un amore vero. Trovare l’amore però ha un prezzo. E l’enigma che si pongono i protagonisti è molto semplice: fino a che punto siamo disposi a pagare per trovare il sentimento tanto ambito? Il primo trailer che mostra alcune scene della serie tv, presenta anche la storia di un ragazzo omosessuale che, spinto dalla curiosità dell’app, si cimenta nella ricerca della sua anima gemella.
Osmois è una serie in bilico fra fantasy e drama di formazione, che trae forza dalla sperimentazione di Black Mirror, realizzando un prodotto fresco e sui generis, che focalizza l’attenzione sui miti dell’epoca di oggi, estremizzando ovviamente i suoi fattori. La dipendenza dalla tecnologia, la voglia di sperimentare, di spingersi vero territori inesplorati e la paura di restare da soli, sono alcuni dei grandi dilemmi che attanagliano la società di oggi e, la nuova produzione di Netflix, grazie all’influsso e al potere di una storia d’amore fuori dagli schemi, mette in mostra la società moderna fra miti e leggende metropolitane.
8 gli episodi previsti per una serie creata dal papà di “Les Reveants” (altra perla da riscoprire) e diretti dal regista di Versailles. Omosis, mettendo in luce le paure dell’epoca in cui viviamo, sfiora anche la tematica omosessuale e lo fa con stile, con tanto e grande sagacità.
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