Nuovi film in uscita, il 2018 sarà probabilmente l’anno del Don Chisciotte, qui il condizionale è d’obbligo perché stiamo parlando di una pellicola che è in travaglio fin dal 2000
Il 2018 sarà probabilmente l’anno del Don Chisciotte (o come i puristi vorrebbero Don Quixote o meglio ancora Don Quijote – in spagnolo) di Terry Gilliam. Condizionale d’obbligo perché stiamo parlando di una pellicola che è in travaglio fin dal 2000. Travaglio perché vuoi per problemi finanziari, vuoi per imprevisti di produzione; è da ben diciotto anni che l’ex Monty Python Terry Gilliam sta lavorando a questo film.
Come detto le riprese de “L’uomo che uccise Don Chisciotte” erano iniziate nel 2000 per interrompersi due anni dopo, c’è chi dice per problemi finanziari, chi per un’alluvione che aveva devastato il set.
Con il materiale girato il regista aveva prodotto un documentario, dal titolo “Lost in La Mancha”, proprio sulle vicende della tribolata produzione del film.
Il soggetto: Toby Grisoni, un ragazzo del ventunesimo secolo viene catapultato indietro nel tempo e scambiato dal celebre cavaliere per il fido scudiero Sancho Panza.
Gilliam negli anni seguenti, almeno fino al 2010 torna a più riprese sul progetto che viene rinviato per il costoso budget.
Il film sembra poi ritornare in alto mare nel corso del 2017 per la scomparsa di Jean Rochefort che il regista aveva scelto per interpretare Don Chisciotte – e che aveva girato alcune scene, invece Gilliam che nel mentre aveva portato avanti il progetto aveva pensato ad una nuova pellicola, buttando al macero il materiale precedentemente girato.
Alla scomparsa dell’attore francese, il regista scriveva sul suo profilo facebook: “Don Chisciotte è morto, ma vivrà per sempre”.
Il “nuovo film” prevede un cast completamente rinnovato: Adam Driver (il nuovo cattivo di Guerre Stellari) nel ruolo del protagonista Toby Grisoni, Jonathan Pryce nei panni di Don Chisciotte.
Del film poco è trapelato, salvo i membri del cast e della troupe.
Terry Gilliam ci ha abituato a pellicole visionarie e ancor prima di uscire il film è interessante già di suo, vista la complessa vicenda produttiva: era dai tempi di Apocalipse Now che non si tribolava tanto per fare un film.
Il cruccio è che non vedremo mai la “prima versione” che rimarrà un mistero curioso come tante pellicole che non hanno mai visto la luce; basti pensare al film su Napoleone pensato da Kubrick o al Mandrake firmato Fellini con Mastroianni.
Marco C’è, La Domenica di Marco Cevolani
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