La città più inclusiva d’Italia, conosciuta come città della moda e del design, racchiude in sé un meraviglioso connubio di arte, cultura, storia e tradizione; un connubio che incontra pienamente le esigenze del viaggiatore gay.
Partendo dalla straordinaria figura di Leonardo da Vinci, che visse per più di vent’anni nel capoluogo lombardo, è possibile ripercorre alcune tappe fondamentali della gay life milanese.
Leonardo da Vinci, genio indiscusso del Rinascimento, scienziato, pittore, architetto, ingegnere, coreografo ed inventore dalla personalità eccentrica, grazie alla sua mente superiore, ha reso l’Italia il “paese della conoscenza e dell’arte”. Nato ad Anchiano (vicino a Vinci) nel 1452, ha vissuto a Firenze fino al 1482, anno in cui si traferì a Milano per mettersi al servizio di Ludovico Sforza, detto il Moro, che gli diede protezione e lavoro.
Durante la sua permanenza a Milano, Leonardo fu perseguitato e condannato a causa della sua omosessualità. Ciò nonostante ebbe diverse relazioni e si innamorò di uno dei suoi allievi, Gian Giacomo Caprotti, soprannominato da lui stesso “Salaì”.
Salaì – il cui nome deriva da Salaino (“diavolo”) – era un giovane di bell’aspetto verso il quale Leonardo provava una fortissima attrazione. Era un ribelle, un imbroglione, un ladro in grado di accettare la personalità stravagante, turbolenta e scontrosa dell’artista. Per questo motivo, probabilmente, pur essendo consapevole della natura travagliata del suo amante, Leonardo se lo portò con sé per quasi tutta la sua vita. Addirittura, si pensa che la figura del Salaì abbia influenzato alcune delle opere di Leonardo: il “San Giovanni Battista” per cui ha posato come modello e la “Gioconda” per cui ha funto da musa ispiratrice.
Dal 1509 Leonardo da Vinci si legò particolarmente ad un altro dei suoi studenti, Francesco Melzi, con cui visse gli ultimi due anni della sua vita (1517-1519). A lui lasciò in eredità tutti i suoi beni mobili, le sue carte e i suoi disegni.
Una delle maggiori testimonianze dello strabiliante lavoro del genio rinascimentale nella città meneghina è il Castello Sforzesco. In particolare, la vena creativa ed inimitabile di Leonardo da Vinci si rispecchia nella “Sala delle Asse”, nonché l’ambiente più celebre del Castello. Quest’ultimo comprende anche il “Museo della Pietà Rondanini” dove è possibile ammirare uno dei più grandi capolavori di Michelangelo, altro grande artista omosessuale.
Per comprendere al meglio il genio e l’omosessualità di Leonardo da Vinci, Milano offre inoltre il “Museo delle Scienze”, la mostra “Leonardo da Vinci 3D” e la “Pinacoteca Ambrosiana” dove è conservato il ritratto al Salaì e il “Codice Atlantico”, ovvero la più grande raccolta di scritti e disegni dell’artista. Ancora, il “Museo del Cenacolo Vinciano” dove è possibile ammirare il murale più importante al mondo: “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci. Infine, è possibile visitare la “Vigna di Leonardo”, una vigna donatagli da Ludovico Sforza nel 1498 dove, ancora oggi, è possibile rivivere i segreti più intimi della vita dell’artista.
Milano non è solo cultura, ma anche divertimento. Nel quartiere gay di Porta Venezia è possibile rilassarsi o scatenarsi in uno dei tantissimi locali LGBTQ+ friendly presenti nella zona. Dall’aperitivo fino a tarda notte tutta la comunità si riunisce per sorseggiare un cocktail, per una cena o semplicemente per due chiacchiere in buona compagnia. Tra i locali più famosi del distretto rainbow sicuramente “Leccomilano – Un buco di bar”, “POP” e “Mono Bar”.
Nel quartiere di Porta Venezia ogni anno, solitamente nel mese di giugno, si tiene il Gay Pride, evento divenuto ormai attesissimo in tutta Italia. Tanto che nel 2019 ha partecipato la cifra record di oltre 300.000 persone.
Anche il quartiere Bohémien di Brera è uno fra i preferiti tra i turisti gay provenienti da tutto il mondo. Situato nel cuore della città, un tempo era luogo di perdizione per la comunità LGBTQ+ e non, ricco di bordelli e case chiuse. Oggi è un luogo elegante, ricco di artisti e studenti e punto di riferimento nazionale ed internazionale per il design. Qui si trovano la celebre Accademia delle Belle Arti, la Pinacoteca di Brera e la Biblioteca Nazionale Braidense. Brera è anche molto vicino al “Teatro alla scala”, luogo testimone di numerosi incontri segreti tra il XVIII e il XIX secolo.