In occasione della Giornata Internazionale per la Memoria Transgender, ieri, 20 novembre 2022, nella Milano gay si è tenuta la prima marcia transgender. Un altro forte segnale di quanto la città meneghina sia attenta ai temi della diversity e inclusion e di quanto sia accogliente verso tutti.
Organizzata dall’Associazione per la Cultura e l’Etica Transgender (ACET) e dallo Sportello Trans di Ala Milano onlus, con l’adesione del CIG Arcigay Milano, dei Sentinelli di Milano, del Coordinamento Arcobaleno e di tutte le realtà che ogni anno promuovono il Milano Pride, la marcia intitolata TRANS* LIVES MATTER ha visto la partecipazione di alcune figure istituzionali in rappresentanza del Comune di Milano tra cui Monica Romano, prima consigliera transgender eletta a Milano, oltre che di Gianmarco Negri, primo sindaco transgender d’Italia e Vladimir Luxuria, prima parlamentare transgender eletta in Europa.
Una sfilata per celebrare l’orgoglio trans partita da Piazza Oberdan e conclusa in Piazza della Scala, proprio davanti a Palazzo Marino, sede del municipio milanese dove si sono tenuti alcuni interventi di associazioni, istituzioni e attivist* trans*.
A riguardo, le realtà organizzatrici hanno dichiarato: “In una stagione politica in cui i pochissimi e fragili diritti delle persone transgender sono a rischio – su proposta delle due attiviste di lungo corso per i diritti transgender Antonia Monopoli e Monica Romano, quest’ultima è anche la prima persona transgender eletta a Milano nella storia della città – abbiamo deciso di unire le forze e di chiamare la prima marcia trans milanese.
Porteremo le nostre vite, il nostro dolore e la nostra indignazione nelle vie più centrali della città di Milano per dare un segnale preciso alla società, alla politica e alle istituzioni: le vite delle persone trans contano, e noi, e tutti i nostri amici, sostenitori e alleati siamo pronti non soltanto a celebrarle e a ricordarle, ma anche a rivendicarne il pieno diritto di cittadinanza nella società civile, contro ogni forma di discriminazione, violenza, tentativo di invisibilizzazione e delegittimazione.
Intendiamo altresì dare un segnale al Sindaco – che abbiamo invitato a marciare con noi – e alla Giunta comunale affinché in tempi ragionevoli diano attuazione alla mozione approvata dal Consiglio comunale lo scorso maggio che istituisce il Registro di Genere.”