L’arte e le donne hanno una storia complessa, un complicato labirinto di ispirazione, soggezione e soffocamento. Per troppo tempo, le donne sono state confinate ai margini del mondo dell’arte, spesso ridotte a modelli o simboli, raramente riconosciute come artiste a pieno titolo. Ma ora, in un angolo pittoresco del Piemonte, in Italia, è nato il MIDA – Museo Internazionale delle Donne Artiste, un baluardo della femminilità nell’arte, il primo della sua specie in Europa.
Una nuova era dell’arte femminile a Ceresole d’Alba in Piemonte
Nella chiesa seicentesca della Madonna dei Prati a Ceresole d’Alba (Cuneo – Piemonte), il MIDA è un’innovazione progettata per restituire alle donne il loro posto nella storia dell’arte. Vincenzo Sanfo, il direttore artistico dell’esposizione, descrive con stupore l’assenza di un museo dedicato interamente alle donne artiste in Europa. Questo vuoto ha spinto l’amministrazione comunale del sindaco Franco Olocco e la società Art Book Web a dare vita al MIDA, un’unica esposizione permanente dedicata esclusivamente alle artiste.
Un caleidoscopio di talento artistico femminile
Il MIDA celebra le opere di trenta illustri artiste internazionali provenienti da diverse epoche e discipline artistiche. Dalla vibrante Sonia Delaunay all’avanguardista Marina Abramovic, passando per la simbolista Louise Bourgeois, l’innovativa fotografa Annie Leibovitz, e l’audace scultrice Rabarama. Il museo, inoltre, ospita le opere della cinese Zhang Hong Mei e dell’indiana Washigha Rason Singh, sottolineando la diversità di esperienze artistiche femminili.
Queste donne, insieme a molte altre, sono celebrate per il loro contributo alla pittura, alla fotografia, alla scultura, alla ceramica e oltre. Il MIDA è più di un museo: è un grido d’amore per le donne artiste, un riconoscimento del loro talento e un tributo alla loro creatività spesso trascurata.
Un’esperienza artistica diffusa
Oltre alla sua sede principale nella chiesa della Madonna dei Prati, il MIDA si estende al di fuori dei suoi confini fisici, creando un’esperienza artistica diffusa. Il piccolo borgo di Ceresole d’Alba, che conta solo duemila abitanti, si trasforma in una galleria d’arte a cielo aperto. Installazioni artistiche, statue e piastre celebrative adornano le strade, arricchendo l’esperienza culturale e turistica del visitatore.
Il MIDA offre anche una collezione di piastre celebrative dedicate a cinque artiste eccezionali: Sarah Biffen, Orsola Maria Caccia, Dafne Maugham Casorati, Lee Krasner e Gina Pane. Le loro storie possono essere esplorate attraverso le piastre, ognuna delle quali racconta una storia di successo e lotta.
Questi spazi funzionano come piattaforme informative grazie all’uso di codici QR. I visitatori possono utilizzare i loro dispositivi mobili per scansionare questi codici QR, ottenendo immediatamente accesso a dettagliate informazioni sull’artista e sul suo lavoro.
Così facendo, il MIDA promuove una connessione più profonda tra l’opera, l’artista e il visitatore, arricchendo l’esperienza di chi visita il museo.
Informazioni pratiche per la visita al MIDA
Il MIDA, Museo Internazionale Donne nell’Arte che, come abbiamo visto, si trova all’interno della storica Chiesa della Madonna dei Prati a Ceresole d’Alba (in via Madonna dei Prati, 1) è aperto al pubblico durante il fine settimana e nei giorni festivi, con orari specifici e tariffe d’ingresso differenziate.
Orari di apertura
Il museo è aperto al pubblico il sabato, la domenica e nei giorni festivi, con i seguenti orari: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.
Tariffe
L’ingresso al museo prevede diversi tipi di tariffa:
- Biglietto intero: € 8,00
- Biglietto ridotto: € 5,00
- Abbonamento musei: € 3,00
Contatti
Per qualsiasi informazione o richiesta, è possibile contattare il museo attraverso i seguenti numeri di telefono o tramite e-mail:
- Telefono (dal lunedì al venerdì): +39 0173364030
- Telefono (sabato e domenica): +39 3420157926
- E-mail: [email protected]
Prima di pianificare la tua visita, ti consigliamo di verificare gli orari e le tariffe sul sito ufficiale del MIDA o contattando direttamente il museo.