Grazie a un recente studio, condotto dall’organizzazione “Pride Vallarta”, Héctor Ramírez Betancourt, dirigente del collettivo LGBTQ+ a Puerto Vallarta, ha rivelato che il 34% dei turisti nella città appartiene alla comunità LGBTQ+.
Secondo Ramírez Betancourt, questa percentuale va attribuita al fatto che il comune di Puerto Vallarta prevede un regolamento per prevenire e eliminare le discriminazioni di genere e la polizia viene addestrata in moda da evitare la violazione dei diritti umani.
Un’altra variante non indifferente è da attribuirsi al fatto che, nello stato messicano di Jalisco – dove è situata Puerto Vallarta – i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono legali.
Nonostante Puerto Vallarta è stata riconosciuta dalla rivista “The Gay UK” come “la città più gay friendly del Messico”, in tutto lo stato si può respirare un senso di libertà e di inclusione. L’omosessualità è ormai legale dal 1871 e dal 2003 sono state introdotte leggi antidiscriminatorie sul lavoro, nel godimento di beni e servizi e in tutti gli altri settori. Le coppie dello stesso sesso sono riconosciute e in alcuni stati possono sia sposarsi che adottare figli. Il cambio di genere invece è legale solo a Città del Messico.