Ci si veste eleganti come mai nella vita, ci si scambiano le fedi, c’è un banchetto, e gli sposi, o le spose, vogliono accanto parenti e amici cui sono affezionati. Sembra che non ci siano differenze tra matrimonio etero o gay, ma qualche cosa invece cambia…
Lgbt wedding: più libertà
Uno dei più grandi dubbi è sull’addio al nubilato: nessuno vi vieta di farlo e non è obbligatorio farlo assieme. Di solito le spose o gli sposi hanno serate separate e alla fine si ricongiungono entrambi con due gruppi di amici, perché quasi sempre si tratta di amici comuni.
Durante la cerimonia non c’è un posto specifico per chi siede a sinistra e a destra.
Gli sposi o le spose possono arrivare assieme all’altare o scegliere di farsi accompagnare da un parente o un genitore (non necessariamente il padre per le donne o la madre per gli uomini). La scelta degli accompagnatori e dei testimoni è molto più flessibile. A differenza del matrimonio etero, dove ci si aspetta che la donna abbia delle testimoni donna e, nei matrimoni anglosassoni, addirittura damigelle vestite tutte allo stesso modo, nei matrimoni gay si può liberamente scegliere tra amici misti o addirittura non avere nessuno affianco oltre il partner.
Un matrimonio LGBT impeccabile
Non pensate a cosa bisogni fare, ma a quello che vi piacerebbe fare. La prima regola è quindi quella di non seguire le regole, ma fare ciò che più vi piace, il che non significa affidarsi totalmente all’istinto. È d’obbligo trovare un tema, e declinarlo secondo il vostro stile, per fare del vostro matrimonio un’esperienza da ricordare per tutti, ma nel rispetto della vostra personalità, del vostro amore, e dei vostri sogni.
Dal punto di vista delle tempistiche la prima cosa da cercare è l’abito. Due uomini che cercano un tight classico possono avere vita facile, ma non è lo stesso per due spose. Per ognuna delle due ci possono volere mesi per trovare quello giusto, e comunque dovrebbe essere affine a quello della compagna. Esiste tutto un mondo online che vede la sposa lesbica secondo uno stereotipo spesso sbagliato. Nelle chatroom molte spose consigliano quindi di affidarsi entrambi a una sarta che dia un taglio univoco alla coppia nel rispetto della personalità di ognuna. Ma per fare questo occorre veramente molto tempo. Per questo bisogna pensarci prima. A differenza del matrimonio etero, dove si può contare sull’effetto sorpresa, e anzi, vedere la sposa prima può portare sfortuna, qui bisogna evitare sbagli. E questo vale anche per gli uomini: pensate il danno se uno sposo si presenta con un vestito sportivo e l’altro con uno elegante e uno dei due è fuori luogo rispetto al tema e alla location. Se si vuole mantenere il segreto meglio confidarsi almeno con la wedding planner o con un amico/amica che abbia visto il vestito del vostro partner. L’abito, oltre ad abbinarsi con quello dell’altro o dell’altra, deve essere consono al luogo in cui ci si sposa e a quello del ricevimento. Un velo di sette metri sta bene in una cattedrale gotica sconsacrata, ma non in un agriturismo.
Tenete poi conto che i tratti eccessivi dovrebbero essere contenuti nei dettagli. Se i vostri occhi verdi s’intonano perfettamente con il fucsia, nella pochette un fazzoletto starà bene, ma non avvolgetevi in un manto anni ottanta come Moira Orfei a meno che non vi stiate sposando una Drag Queen che lo apprezzi. Bisogna infatti darsi la priorità di rispettare il partner e non infastidirlo con eccessi che divertano gli ospiti, ma non lui o lei. Considerare sempre che non è una festa come un’altra, è l’unica della vostra vita (si spera).
Per tutti i dettagli i social media vi vengono in soccorso. Se cercate ispirazione su Pinterest c’è un link speciale che vi fornisce idee favolose. Ci trovate di tutto: dalle scarpe con citazioni d’amore accoppiate sotto le suole di cuoio al carretto dei gelati, dai farfallini twin ai lancia riso arcobaleno, dai cupcake con cappello a cilindro ai petali di rosa sfusi. Ci sono inoltre siti internazionali dove si può aprire una lista di nozze appositamente studiata per coppie gay. Infine, non è tempo di avventura quello del viaggio di nozze. Deve essere in un Paese dove siate più che bene accolti e non abbiate problemi di nessun tipo. Pianificatelo, se potete, con un tour operator gay friendly. Sul sito Quiiky potete trovare l’elenco dei Paesi gay friendly le guide per scegliere cosa visitare. Infine, come avviene per ogni viaggio di nozze, etero o gay, per una volta nella vita non badate a spese.
7 Cose da Non Fare a un matrimonio gay
1. CHIEDERE “CHI DI VOI DUE È LO SPOSO?” Se è un matrimonio fra persone dello stesso sesso, nessuno dei due personifica un altro sesso. Saranno entrambi o sposo o sposa.
2. NON DIRE: “MA È UNA COSA SIMBOLICA…” Le unioni civili in Italia hanno a tutti gli effetti il valore di un matrimonio – come abbiamo spiegato nello scorso numero Speciale Wedding – eccetto che per i figli. Sono frutto di una battaglia molto importante durata decenni. Se avete bisogno di chiarimenti giuridici, il ricevimento non è il luogo adatto per averne.3. NON CHIEDETE: “PENSATE DI ADOTTARE BAMBINI?” In Italia questo non è permesso e comunque anche a un matrimonio etero chiedere della futura prole è sempre di pessimo gusto.
4. NON CHIEDERE DEGLI ASSENTI. Il giorno del matrimonio è un giorno di festa, non è bello portare delle ombre sul viso della coppia parlando delle ragioni per cui alcuni parenti o amici non sono venuti al matrimonio.
5. NON DIMOSTRATEVI TROPPO INTERESSATI AL FATTO CHE IL MATRIMONIO È GAY. Frasi come “Sono così contento, è il primo matrimonio gay cui partecipo” potrebbero far pensare che siete venuti non perché teniate molto ai vostri amici o amiche, ma perché non vedete l’ora di raccontare questa esperienza “bizzarra” a tutti.
6. NON CHIEDERE DEL BOA DI STRUZZO. Non aspettatevi degli stereotipi obbligatori del mondo gay, abiti rosa, paillettes, dj spogliarellista, ragazzi sul cubo. Possono esserci o meno, l’importante è che non li chiediate voi. Direste a un matrimonio etero: “Pensavo avresti messo il boa di struzzo rosa…” Quindi non fatelo nemmeno a un matrimonio gay.
7. NON FATE CONGRATULAZIONI FUORI LUOGO. Dire: “ho sempre saputo che eri gay e ti supporterò sempre nel futuro” può essere sbagliato. Direste a una sposa etero: “Ho sempre saputo che ti piacciono i maschi e ti sosterrò in questa scelta”?
Letizia Strambi