I matrimoni gay sono ancora un tema molto delicato quando si parla di diritti LGBTQ+ in molti Paesi al mondo ma da pochi giorni è stato fatto un passo in avanti. La Slovenia è ufficialmente il primo paese dell’Europa orientale a riconoscere legalmente i matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Il disegno legge che prevedeva l’aggiornamento del codice della famiglia della Slovenia è entrato in vigore a partire dal 1° di febbraio scorso. Questo successo è avvenuto a seguito di una decisione della corte suprema slovena risalente al 16 luglio 2022 che dichiarava il divieto dei matrimoni gay e dell’adozione per le coppie dello stesso sesso anticostituzionale e dava 6 mesi di tempo al parlamento per uniformare la legge.
Oggi l’articolo 3 del codice della famiglia sloveno recita: “Il matrimonio è l’unione tra due persone per la vita, la cui fine, le conseguenze legali e la cessazione sono regolate dal presente Codice”.
Considerando la situazione generale in termini di diritti gay nei Paesi dell’Europa orientale, questa notizia segna un grande successo in ambito di diritti civili in un Europa che da anni è impegnata per la lotta all’inclusione ed eguaglianza.
Diritti LGBTQ+ Slovenia
In Slovenia l’omosessualità diventa legale a partire 1977 ma bisognerà aspettare diversi anni per vedere entrare in vigore delle leggi antidiscriminatorie a tutela della comunità LGBTQ+ (1998). Solo nel 2006 le coppie dello stesso sesso vengono riconosciute legalmente. Attualmente nello stato è possibile per le persone omosessuali adottare, sposarsi, servire le forze armate, donare il sangue e cambiare legalmente sesso.