Subito dopo l’approvazione delle adozioni per le coppie omosessuali avvenuta 5 mesi fa, la Colombia dice sì ai matrimoni gay diventando il 23esimo paese al mondo e il quarto paese nell’America del Sud ad approvarli.
La Corte Costituzionale si è riunita giovedì ed ha approvato la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso esprimendo il proprio giudizio con sei voti favoreli e tre contrari.
La Colombia va ad unirsi agli altri paesi del Sudamerica che hanno detto sì ai matrimoni gay, diventando di fatto il quarto insieme ad Argentina, Brasile e Uruguay.
L’approvazione ufficiale arriva dopo le dichiarazioni degli scorsi giorni da parte del presidente colombiano Juan Manuel Santos che si era espresso dicendo che negare alle coppie omosessuali di sposarsi sarebbe un fatto decisamente discriminatorio.
Già nel 2011 la stessa Corte aveva stabilito che due persone dello stesso sesso costituiscono una famiglia a tutti gli effetti, invitando il Parlamento a legiferare in materia.
Nello scorso novembre la Corte Costituzionale colombiana, a seguito di un acceso dibattito tra i giudici, approvava la norma che legalizza le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. Questa nuova legge va di fatto a completare quella precedente che consentiva unicamente la stepchild adoption, ovvero l’adozione del figlio biologico del partner. Per intenderci la stessa stepchild adoption che è stata recentemente negata in Italia durante l’approvazione del provvedimento sulle unioni civili.
Benvenuta Colombia.