Si scaldano i motori per l’Onda Pride 2019. Con l’arrivo della bella stagione e della calura l’estiva, si cominciano a definire gli eventi che attraverseranno tutta l’Italia per festeggiare l’orgoglio arcobaleno. Il 2019 però è un anno molto importante per i carri allegorici del Pride, perché si ricordano i 50 anni dei Moti di Stonewall che dall’America hanno influenzato anche il resto del mondo. 50 anni di marce, di rivolte, di sommosse per chiedere a gran voce una parità di diritti, anche per la comunità omosessuale. Per questo l’Onda Pride 2019 assume una sfumatura in più.
E sarà la città di Vercelli che, l’11 maggio, inaugurerà l’Onda Pride di quest’anno. Una vera novità per il piccolo centro nel cuore del Piemonte soprattutto perché, come è stato rivelato dal presidente dell’Arcigay della città, il Pride apre le porte ai “diversi” a 360 gradi, includendo la partecipazione ai migranti e ai richiedenti asilo. E così si aggiungono due colori in più alla bandiera arcobaleno. Una scelta che è una necessità, alla luce di una politica razzista e xenofoba in cui in nostro paese sta precipitando. Con il nome di “A Braccia Aperte” il Pride di Vercelli, vuole essere una giornata aperta a tutti, un’espressione della libertà personale, il primo Pride dedicato in particolare ai diritti dei migranti LGBTQ discriminati nei loro paesi.
Oltre a tutte le sfumature dell’arcobaleno per l’evento che inaugura l’Onda Pride 2019, verrà aggiunto il colore del nero e del marrone per dimostrare, da parte della comunità, una maggiore apertura alle diversità di sesso, religione e razza. Secondo Giulia Brodo, la presidentessa dell’Arcigay di Vercelli, la scelta è stata un’esigenza più che cercare la voglia di diversificarsi. Perché il Pride resta sempre e comunque libertà di pensiero e di espressione.
Prima dell’evento dell’11 maggio, ci saranno una serie di cineforum, aperitivi, incontri e dibattiti in preparazione della sfilata, che avrà inizia da Piazza Roma per concludersi con un concerto a Piazza Cavour.