Una ricerca su scala europea ha dimostrato che l’omofobia è in aumento nei paesi europei che non hanno legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
La “European Sociological Association” ha scoperto che l’incapacità del governo di regolamentare i diritti per la comunità LGBTQ+ è fortemente legata al crescere dell’omofobia tra i cittadini.
La ricerca è stata svolta tra il 2002 e il 2016 in 30 paesi europei. La professoressa Judit Takacs e il dott. Ivett Szalma dell’Accademia Ungherese delle Scienze hanno analizzato i dati su 334.000 persone. Da ciò è emerso che nella maggior parte dei paesi europei l’accettazione della comunità LGBTQ+ è aumentata ma nei paesi dell’Europa orientale (Bulgaria, Lituania, Polonia, Russia, Ucraina) è diminuita.
Lo studio ha però fatto emergere anche una nota positiva. L’accettazione della comunità LGBTQ+ nei paesi dell’Europa meridionale (Cipro, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna) è aumentata a livelli tali da avvicinarsi a quella dei paesi dell’Europa occidentale. Infatti, negli ultimi 14 anni, l’accettazione della comunità LGBTQ+ nei suddetti paesi è diventata simile a quella di paesi come la Germania, la Svizzera, l’Austria e la Gran Bretagna.
La professoressa Takacs ha presentato i risultati della ricerca mercoledì 21 agosto alla conferenza della “European Sociological Association” durante la quale ha affermato: “Il gruppo dei paesi postsocialisti senza riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali nel tempo è diventato sempre meno tollerante nei confronti di gay e lesbiche. L’incremento maggiore si può osservare nei paesi dell’Europa del sud dove in questo periodo è aumentata l’istituzionalizzazione del quadro giuridico per le unioni omosessuali”.