Bologna è una delle città più liberali e LGBTQ+ friendly d’Italia, ricca di locali gay e con una vivace scena notturna. Essendo una città universitaria, sono tantissimi gli studenti che ogni anno arrivano a Bologna. Questo motivo ha inciso nel renderla una città viva, in cui il divertimento non manca mai, e il luogo perfetto dove fare nuove conoscenze.
Locali gay Bologna
Bologna offre svariati locali gay e gay friendly tra cui tanti piccoli e caratteristici bar e ottime discoteche dove passare le vostre serate in città. Che siate soli o in compagnia, non vi annoierete mai. E per non farvi trovare impreparati, oggi scopriamo insieme i migliori locali gay di Bologna.
Bar Barattolo
(Via del Borgo di S. Pietro, 26/A)
Situato nel cuore di Bologna, il Bar Barattolo è uno dei locali gay più conosciuti della città dove bersi un drink o una birra post cena in un’atmosfera allegra.
Bart Club
(Via Polese, 47a)
Il Bart Club è il locale gay più trasgressivo di Bologna, famoso per le sue serate a tema tra cui ogni lunedì la serata “in mutande” dalle 21:30 alle 3 del mattino. Grazie alla sua accoglienza inclusiva e senza differenze potrete fare facilmente nuove conoscenze.
RED
La società senza scopo di lucro RED promuove lo sviluppo sociale della comunità LGBTQ+ con lo scopo di migliorare la loro qualità della vita tramite iniziative ed eventi dedicati. Tra quest’ultimi delle serate divertentissime! Seguite la loro pagina Facebook per non perdervene nemmeno una: https://www.facebook.com/redbologna
Il Cassero Clubbing
(Via Don Minzoni, 18)
Il Cassero, il primo centro politico per il riconoscimento dei diritti LGBTQ+, ha anche una divisione “clubbing” che organizza eventi e serate dedicate alla comunità dove scatenarvi a suon di musica. Qui il divertimento è assicurato essendo uno dei locali gay più in voga di Bolagna in termini di qualità.
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Storia gay Bologna
Dopo aver parlato dei locali gay di Bologna, un cenno alla sua storia in termini LGBTQ+ è d’obbligo. La città, definita come una delle più gay friendly in tutta Italia, ha una lunga e significativa storia gay oltre ad essere la città natale di Pier Paolo Pasolini, il simbolo della nascita del movimento omosessuale italiano.
Tutto parte nel 1977 quando nascono i primi moti studenteschi, predecessori della nascita nel 1978 del movimento di liberazione chiamato il “Circolo di cultura omosessuale XXVIII giugno”. La vera svolta si ha però nel 1982 con la nascita del Cassero di Porta Saragozza, il primo centro italiano LGBTQ+ a cui il comune aveva concesso un edifico comunale in Porta Saragozza. La sua nascita ha segnato un momento storico importante per i diritti gay in Italia e nel corso della sua storia anche per la lotta contro l’Aids. Dal 2002 si è traferito presso la Salara. Proseguendo con le tappe principale, nel 1985 a Bologna nasce arcigay che nel giro di pochissimo acquisisce 5.000 tesserati, nel 1989 viene istituita una lapide di marmo roda in onore delle vittime LGBTQ+ del nazi-fascismo, nel 1995 si tiene il primo pride, nasce il Gasp (Gay contro l’Aids per la Salute e per la Prevenzione) e la LUO (Libera Università Omosessuale). Sempre nel 1995, Marcella di Folco entra a far parte del consiglio comunale di Bologna aggiudicatosi il primato di prima donna trans al mondo a ricoprire una carica pubblica. Nel 2002, grazie al Progetto Scuola Cassero, si porta nelle scuole l’educazione all’identità di genere. Nel 2023, Bologna ospiterà Varius Voices, il festival corale LGBTQ+ più importante d’Europa.
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