In Irlanda del Nord, alcuni ministri si sono riuniti con lo scopo di vietare la terapia di conversione LGBTQ+. Nello specifico, la scorsa settimana, la ministra delle comunità Carál Ní Chuilín, il ministro della sanità Robin Swann e la ministra della giustizia Naomi Long si sono riuniti tramite un meeting virtuale per criminalizzare e porre fine alla brutale terapia ancora in vigore nel Regno Unito.
In merito alla questione, la ministra Long ha dichiarato: “Quando ho scritto per sollevare la questione con i colleghi dell’esecutivo, l’ho fatto perché ero preoccupata che la mancanza di qualsiasi potere legale per fermare la terapia di conversione in Irlanda del Nord stesse lasciando il via libera a danneggiare i nostri giovani vulnerabili. Volevo assicurarmi che potesse essere identificato quanto prima un veicolo appropriato per portare avanti tutto ciò.
Pertanto, accolgo con piacere l’impegno della ministra delle comunità come responsabile per le questioni LGBT+ nel portare avanti questo importante lavoro: inoltre, sia il ministro della sanità che io abbiamo accettato che i nostri funzionari lavorino con i funzionari del suo dipartimento a tal fine. Sono assolutamente determinata a fare qualunque cosa affinché queste pratiche dannose cessino e lavorerò con i colleghi dell’esecutivo e dell’assemblea per raggiungere questo obiettivo”.
I piani per bandire la terapia di conversione LGBTQ+ in Irlanda del Nord sono stati accolti con molto piacere in tutto il Paese.
(Fonte PinkNews)