La casa editrice abruzzese Edizioni Menabò ha riproposto una nuova edizione del libro “Storia di una grande paura. La sodomia a Firenze e a Venezia nel Quattrocento” pubblicato nel 1991 da Feltrinelli Editore nei “Saggi”.
Lanciato in occasione della prima edizione del Festival del dubbio organizzato dalla stessa casa editrice e dall’Associazione Romano canoa per gli Studi Storici a Ortona, il libro ricostruisce, grazie al raro materiale di archivio, la dinamica delle inchieste e dei processi per sodomia, in particolare a Firenze e Venezia, città particolarmente interessate al fenomeno nel Quattrocento.
L’autore, Romano Canosa, ha analizzato anche le spiegazioni, date a quel tempo nella letteratura religiosa e laica, sulle cause della diffusione di questo fenomeno. Le misure adottate dalle autorità, nelle due città, furono qualitativamente assai diverse e a Firenze, dove più estesa era la pratica del “vizio innominabile”, fu creata una magistratura speciale e fu scelto il sistema delle pene pecuniarie come sanzione principale da infliggere ai colpevoli.
Romano Canosa (1935-2010), è stato un magistrato, saggista e storico italiano. ha pubblicato numerosi libri con i più importanti editori italiani di storia del costume e delle istituzioni. Lavorò in magistratura fino al pensionamento nel 2005. All’impegno in magistratura – fu, tra l’altro, dirigente di Magistratura democratica – e agli studi giuridici, affiancò gli studi storici. Studioso molto prolifico, ha scritto in particolare una Storia dell’Inquisizione in Italia dalla metà del Cinquecento alla fine del Settecento (Sapere 2000, Roma 1986-90) in cinque volumi, che per un certo tempo è rimasta l’unica storia “istituzionale” dell’Inquisizione romana.
Alla sua memoria è dedicata l’Associazione Romano Canosa per gli Studi Storici.
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