Secondo un’analisi della Credit Suisse, leader nel mercato globale nella gestione patrimoniale, le aziende LGBTQ+ friendly hanno registrato storicamente un aumento del prezzo delle azioni rispetto al mercato più ampio.
Nello specifico Credit Suisse ha stilato un elenco di 350 aziende LGBTQ+, rinominate LGBT-350, che comprende aziende quali Apple, Microsoft, Amazon, Tesla, Visa, PayPal… e ha paragonato l’indice di mercato azionario MSCI di tali aziende con quello globale MSCI ACWI. Da ciò è emerso che, dal 2010, le aziende LGBTQ+ friendly hanno riscontrato un rendimento del 9,1% annuo, pari a 378 punti base l’anno. Inoltre, anche la crescita dei ricavi e il rendimento in flussi finanziari delle aziende LGBTQ+ prese in considerazione tendevano ad essere più forti rispetto a quelli delle altre aziende.
Questo è dovuto al fatto che le aziende LGBTQ+ friendly trattengono più facilmente i talenti grazie alla loro policy aziendale attenta ai diritti dei lavoratori. Secondo Credit Suisse il 72% dei lavoratori appartenenti alla comunità gay ha dichiarato di prediligere un’azienda in cui il datore di lavoro sostiene l’uguaglianza.
Credit Suisse ha però sottolineato che la sua analisi non aspira a dimostrare che l’attenzione di un’azienda per l’uguaglianza LGBTQ+ è sia la ragione dell’ottenimento di performance migliori ma semplicemente che questi due fattori coesistono. In particolare, gli analisti hanno affermato: “A nostro avviso, la necessità per le aziende di adottare un approccio LGBT+ proattivo è evidente. Con i consumatori LGBT che costituiscono il 5-10% della popolazione, stimiamo che la spesa dei consumatori LGBT+ potrebbe rappresentare fino a 5,6 trilioni di dollari”.