In Germania, alcuni giorni fa, il parlamento ha votato a favore della legislazione – approvata nel novembre 2020 – che conferisce un risarcimento ai soldati gay che hanno subito discriminazioni o molestie mentre prestavano servizio nelle Bundeswehr.
A tal proposito, ricordiamo che fino alla fine degli anni ‘60, in Germania vigeva una politica secondo la quale il personale militare LGBTQ+ era visto come un rischio per la sicurezza e per questo motivo fu licenziato e bandito dalle forze armate. In seguito, una volta riammessi, continuarono a subire discriminazioni e molestie a causa del loro orientamento sessuale. Erano comunque considerati una minaccia e per questo motivo non ricevevano promozioni, non potevano essere nominati ufficiali superiori ed erano soggetti a licenziamento o a condanne insensate. Tutto ciò fino al 2000, anno in cui per una decisione della Corte Costituzionale l’esercito revocò le restrizioni di carriera.
Ora, la nuova legge ha stanziato un fondo di € 6 milioni per fornire un risarcimento di € 3.000 a ciascun soldato gay discriminato oltre alla possibilità di depenalizzare eventuali condanne dai loro registri.