Come accaduto per Full Monty e Calendar Girls anche il film Kinky Boots si è ispirato ad una storia vera.
Nel 1997, Steve Pateman, che viveva felice in un villaggio nelle campagne inglesi, era appena succeduto al padre nella guida dell’azienda familiare che da oltre un secolo produceva scarpe. Tutto andava per il meglio fino a quando la crisi dovuta all’aumento della sterlina e alla nuova concorrenza cinese portarono l’azienda quasi al fallimento.
Si trovò così costretto a licenziare gli operai e chiudere la fabbrica quando un giorno ricevette una chiamata dalla proprietaria di un sexy shop che gli chiese di fabbricare degli stivali con tacchi vertiginosi l, colori accesi e misure….da uomo. Dei “kinky boots” insomma.
All’inizio era titubante, ma poi accettò.
Fu così che scoprì un nuovo segmento di mercato per la sua azienda e diventò così il principale fornitore inglese di stivali per drag queens, salvando l’azienda dal fallimento.
Ci furono proteste inizialmente sia al villaggio che tra i suoi dipendenti che non apprezzavano fare affari con “certe persone”.
Ci volette poco e le persone cambiarono opinione: “le drag queens sono simpatiche e pagano”.
Pateman fece però fatica a trovare un modello per la collezione ed il catalogo e fu costretto ad imparare a depilarsi le gambe e ad ancheggiare.
Diversamente dal lieto fine del film oggi la fabbrica non esiste più perché i cinesi hanno imparato a fabbricare a buon prezzo anche i Kinky Boots.