In Israele è stato approvato un disegno legge che prevede di eliminare la terapia di conversione LGBTQ+ superando così la sua prima fase parlamentare. Ora dovrà affrontare altre due votazioni prima di diventare legge effettiva. In caso positivo, Israele, diventerà il primo Paese del Medioriente a vietare la terapia di conversione.
A tal proposito, ricordiamo già dagli anni ’80 la comunità LGBTQ+ locale vige di una legislazione in materia che prevede il pieno riconoscimento dei diritti umani e dell’uguaglianza. Israele è spesso luogo di rifugio per i cittadini gay di paesi vicini dove per l’omosessualità la tolleranza è pari a zero.
E anche se al momento nel Paese non è possibile sposarsi per le coppie dello stesso sesso – sono riconosciuti i matrimoni LGBTQ+ compiuti all’estero – è sicuramente lo stato con i diritti gay più ampi e sviluppati di tutta l’Asia.