La scorsa settimana, Benny Lau, il principale e più importante rabbino ortodosso israeliano, ha rilasciato una dichiarazione a sostegno delle coppie dello stesso sesso dal titolo: Non è un bene per l’uomo essere solo: le relazioni e la famiglia per i figli e le figlie della comunità LGBT (It is not good for man to be alone: Relationships and family for the sons and daughters of the LGBT community).
Nella dichiarazione ha poi definito le linee guida per l’accettazione delle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ all’interno del giudaismo. In particolare, ha insistito sul fatto che la legge ebraica non vieta alle coppie dello stesso sesso di crearsi una famiglia, avere figli e crescerli.
Benny Lau ha infatti affermato: “Il desiderio di ogni persona di portare una vita al mondo ha una natura profonda e innata. Nessuno può e non deve sopprimere questo desiderio interiore. Come i loro genitori, i figli della coppia non hanno peccato e non sono diversi da tutti gli altri bambini. Bisogna fare attenzione a non danneggiare la loro dignità”.
Tanti altri gli argomenti trattati nella dichiarazione come la terapia di conversione, definita dal rabbino una pratica brutale che può creare seri danni mentali oppure il matrimonio tra persone dello stesso sesso nella religione ebraica ortodossa.